Qatar 2022, che schiaffo alla miseria! Spese folli per il Mondiale nel deserto

I Mondiali 2022 segnano un altro record: sono i più costosi di sempre. Un vero schiaffo alla miseria per Qatar 2022, una competizione in cui non si è badato a spese. Alla faccia di tutte le persone che non hanno le possibilità di portare un piatto a tavola…

I Mondiali sono iniziati. Qatar 2022 è partito con il botto, con un livello di calcio mediocre ma una cerimonia d’apertura spettacolare, a far da velo sulle miriadi di polemiche che hanno travolto quest’edizione così controversa della competizione più affascinante. Polemiche che non si placano e che si andranno ad arricchire giorno dopo giorno, alla luce anche del costo, davvero esorbitante, di questo circo nel deserto. Un “baraccone” costato praticamente quanto tutte le precedenti edizioni messe insieme…

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Qatar 2022 (LaPresse)

Vogliamo parlare di vergogna? Vogliamo trincerarci dietro la tranquillità di una retorica spicciola, parlando di schiaffo alla miseria? Mai come stavolta potrebbe essere giusto farlo. Perché il costo di Qatar 2022 va oltre il limite dell’accettabile.

Vero, funziona sempre così. Queste manifestazioni, che garantiscono un grande indotto, finiscono spesso e volentieri per costare anche più dell’ipotetico rientro. Ma ciò che bisognerebbe chiedersi è se ne vale la pena. Se gettare tutti questi soldi, in un mondo in cui almeno la metà degli abitanti ancora soffre per la fame, in cui tantissimi esseri umani vivono in estreme condizioni d’indigenza, al di là di ogni discorso sui diritti o meno, sia da ritenere non tanto lecito, quanto accettabile.

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E non accettabile per noi, persone comuni. O almeno non solo da noi, quanto da chi organizza tali scempi e vuole anche avere il diritto di imporci la propria morale, solitamente concretizzata i qualche pezza da attaccare sul braccio o qualche spot pubblicitario con protagonisti dei ragazzi che gonfiano il proprio conto in banca andando dietro a un pallone.

I Mondiali più costosi? Quello qatariota strapazza tutti

Entriamo nel dettaglio della questione. Perché di Mondiali spendaccioni ne abbiamo vissuti molti, soprattutto negli ultimi anni. A partire da quelli a stelle e strisce del 1994, costati la bellezza di mezzo miliardo di dollari. Quasi cinque volte tanto è il prezzo pagato dalla Francia per l’edizione successiva, quella del 1998. 2,3 miliardi, e sembravano troppi. Ma era solo l’inizio…

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Morgan Freeman Qatar (LaPresse)

Si prosegue con i Mondiali in Sudafrica, fortemente voluti dalla Fifa, dal prezzo esorbitante di circa 3,6 miliardi di euro in totale. Troppi? Non per i tedeschi. Nel nostro indimenticabile Mondiale del 2006 ne vennero spesi infatti oltre quattro, precisamente 4,3. Roba da principianti rispetto a quanto fatto nel 2002 da Giappone e Corea del Sud, arrivati a 7 miliardi di euro in totale. Davvero moltissimi, ma almeno con conti da dividere…

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E passiamo al podio, dove troviamo la Russia di Putin, che pagò 11,7 miliardi di euro per l’organizzazione dei Mondiali del 2018. A posteriori, un’altra edizione che dovrebbe mettere in imbarazzo il mondo intero (Fifa in prima linea). Al secondo posto vale la pena ricordare quanto accaduto in Brasile nel 2014, dove lo sperpero arrivò addirittura a 15,7 miliardi di euro.

Uno scempio? Sìcuramente. Ma, direbbe Totò, “quisquilie e pinzillacchere” rispetto a quanto sta accadendo in Qatar, dove il prezzo totale, magari anche per pagare il buon Morgan Freeman, è arrivato a 221 miliardi di euro. Non c’è errore di battitura. 221 miliardi. La metà, forse, basterebbero per risolvere il problema della fame nel mondo per milioni di persone. Ma ammettiamolo, senza nasconderci: a chi importa veramente? Di certo non a chi ha messo la propria bella faccia in mostra davanti alle telecamere per parlare di Mondiale più bello di tutti tempi. Un’affermazione a dir poco infantile, o no?

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