“Mi hanno tradito!”: Cristiano Ronaldo rompe con lo United, ma la verità è un’altra…

Cristiano Ronaldo attacca tutti, da Solskjaer a ten Hag, in un’intervista in cui rompe con il Manchester United. Il portoghese si sente tradito ma la sensazione è che le cose stiano diversamente.

Sembrava una storia destinata ad avere un lieto fine. Quando Cristiano Ronaldo, fuggendo da Torino, aveva romanticamente fatto ritorno a Manchester, sponda United, sua seconda casa, sembrava che finalmente potesse riaccendersi una luce nella carriera di un grandissimo campione. La più bella favola si è però trasformata in un incubo per CR7. E oggi, a distanza di un anno e mezzo, il portoghese ha voluto definitivamente rompere con il mondo dei Red Devils, svelando tutta la verità. La sua verità.

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Cristiano Ronaldo (LaPresse)

Che le cose non siano andate come sperato, da Ronaldo e anche da tutti gli altri, tifosi compresi, è palese. Con Solskjaer prima, con Rangnick poi, e adesso con ten Hag, CR7 non è riuscito più a essere CR7. Nonostante qualche gol e qualche lampo di classe, è apparso sempre più, partita dopo partita, un corpo avulso a una squadra desiderosa di ritrovarsi e non certo bisognosa di un calciatore apparso più interessato a gonfiare i suoi numeri che a riportare in alto un club glorioso ma da anni in crisi.

Eppure, nell’intervista bomba rilasciata al Sun, è proprio Ronaldo ad apparire come una grande vittima. Vittima di una cospirazione orchestrata, non si sa bene per quale motivo, da tutti, a partire dalla società. Preso, illuso e abbandonato, Cristiano si è sentito tradito da una manica di giuda pronti a tutto pur di svenderlo, anche a meno di trenta denari. Ma la verità è davvero questa? La colpa è solamente di una società non in grado di gestire la situazione nel momento delicato, o forse qualche responsabilità può avercela anche un giocatore grande, immenso, ma in costante declino da anni?

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CR7 attacca tutti: è stato tradito o è un “traditore”?

L’intervista fiume è servita a Ronaldo per mettere a ferro e fuoco l’intero ambiente United. Un ambiente totalmente allo sbando, non tanto per i tifosi, per cui ha avuto parole al miele, quanto per tutto il resto, società e allenatori in testa. A partire da quel ten Hag che, secondo lui, non lo rispetta, e per cui lui non può provare alcun tipo di rispetto di ritorno.

Ma a rendere ancora più melodrammatica la sua confessione, è anche il passaggio sulla malattia della figlia e sul mancato sostegno da parte del club. Lo scorso luglio Ronaldo non è infatti partito per la tournée in Thailandia e Australia, saltando la preparazione, perché la figlia era ricoverata in ospedale. In un momento in cui Georgina era ancora traumatizzata, come lui, dalla perdita del bimbo che aspettavano, abbandonarla sarebbe stato ingiusto. E proprio in quel momento, in cui aveva bisogno di sentirsi protetto dal club, la società è parsa lontana, addirittura dubbiosa davanti alla sua “giustificazione”.

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Ten Hag Ronaldo (LaPresse)

Eppure, da quest’intervista resa nota all’indomani della chiusura dell’ultimo turno di Premier pre-sosta Mondiale, la sensazione che se ne trae non è quella di uno sfogo sincero da parte di un giocatore ferito. Sembra più, invece, l’atto premeditato di una persona in grande difficoltà, desideroso di abbandonare tutto ma impossibilitato a farlo per via di un contratto ancora superiore alla sua incisività e di un ego che non gli permetterebbe di accettare società dal palmares meno ricco del suo.

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Insomma, la situazione è bollente in casa United, e tutto fa credere che non ci sia alcuna possibilità che le strade di Ronaldo e del più tifato e ricco club al mondo possano tornare a incrociarsi una volta terminata la parentesi Mondiale. Un divorzio è dietro l’angolo e, forse, mai come stavolta sarà davvero voluto da tutti i protagonisti di questa favola bella, oggi pallido fantasma di ciò che avrebbe potuto essere.

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