Juve-Torino non potrà mai essere un match qualsiasi, né un derby qualsiasi. Il Sergente di Ferro Sinisa Mihajlovic alla vigilia lo ha definito “una sfida tra popolo e padroni”. Noi però non siamo studiati e di comunismo e roba dell’Est Europa siamo ignoranti. Andiamo fieri della nostra sana ignoranza, ma sapete cos’è l’ignoranza che condanniamo? Il razzismo nel 2017, urlare zingaro per offendere l’allenatore avversario. La Juventus è più forte, ma i tifosi devono crescere ancora molto!
#JuveTorino Una buona parte dei tifosi della Juve fa coro razzista contro Mihajlovic e Caressa e Bergomi non dicono nulla pic.twitter.com/DoliTPBbvB
— Zeljko Pantelic (@Zeljko73) September 23, 2017
A difesa del mister
Sinisa stranamente non si arrabbia come altre volte, almeno in campo. Ci pensano i suoi calciatori a vendicarlo… Juve-Torino è diventato ben presto un match di boxe. 11 contro 11 pugili, pronti a darsele nello spirito dei derby più agguerriti. Il primo a buttarsi nella mischia è stato Daniele Baselli, ma è troppo inesperto. Si è fatto scoprire dall’arbitro ed è stato espulso dopo neanche mezz’ora. Uno fuori ed è subito undici contro dieci.
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Pesi massimi
Più esperto di delinquenza e cattive intenzioni il super Mario Mandzukic, che si scontra a muso duro con Lyanco. Il rettangolo verde non basta, si sono già dati appuntamento fuori lo stadio. Noi apriamo le scommesse su chi verrà preso per primo a calci in c*lo da Mihajlovic. Sapete, a lui non piace mai perdere. Figuratevi un Juve-Torino…