Mancini ormai ha deciso: scelto un altro oriundo da vestire d’azzurro

Il commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini in attacco, sembra non saper più che pesci pigliare e così si trova “costretto” a pescare ancora tra calciatori di lontane origini italiane.

Mancini Cherki
Mancini a caccia di altri oriundi – Ilcalcioignorante.com

Alla Nazionale italiana, tolto il bravissimo ma quest’anno altrettanto sfortunato Ciro Immobile, mancano in maniera atavica dei centravanti veri; Attaccanti bravi sotto porta e con alle spalle anni di esperienza nel massimo campionato italiano, che sappiano segnare con continuità anche contro difese arcigne come quelle che si possono incontrare in giro per il mondo. Al momento non esiste un profilo del genere: escludendo come detto, il solo Ciro Immobile, ovvero un attaccante che con la Lazio ha segnato vagonate di gol, vincendo anche la scarpa d’oro nel 2020, non esistono altri attaccanti che vanno a genio a Roberto Mancini per il futuro della Nazionale.

Il primo è stato Retegui ma chi altro c’è alla porta?

Per questo, e altri motivi, è stato convocato recentemente Mateo Retegui, attaccante del Tigre di origini italiane grazie al nonno siciliano, ma ciò non basta per il ct che per questo motivo sta cercando in tutto il mondo un profilo veramente forte a cui dare le chiavi della nazionale del futuro. Insomma, ciò delinea una vera crisi dello stato dell’arte del calcio nostrano: mancano talenti veri, attaccanti in grado di giocare regolarmente in Serie A e conquistare la classifica dei marcatori (basti pensare che ora il massimo goleador italiano in campionato è Mattia Zaccagni con dieci reti segnate).

Mancini a caccia di un fantasista: chi è Rayan Cherki?

Mancini chiama Cherki
Rayan Cherki in azione con Lione – Ilcalcioignorante.com

Si chiama Rayan Cherki ed è il nuovo pupillo di Mancini dopo Retegui. Classe 2003, esterno/trequartista in forza al Lione, sta dimostrando quest’anno di avere qualità importanti che, vista la giovanissima età, potrebbero essere levigate ancora di più. In patria sta quindi dimostrando ottime cose, specialmente quando ha la palla tra i piedi e spazio in cui poter correre liberamente.

Tra Lique 1 e Coppa di Francia ha segnato quattro goal, ma al contempo realizzato numerose giocate che hanno impressionato non poco anche diversi osservatori internazionali. Il franco algerino è, per fortuna di Mancini, di lontane origini italiane in quanto il nonno di origini pugliesi, ma al momento non ha espresso la volontà di dire addio alla nazionale francese con la quale ha giocato nella selezione Under 21 portando a casa ottimi risultati: quattro reti in sette presenze per lui con la maglia dei Les Bleuets.

Impostazioni privacy