A Pasquetta la verità sull’attaccante: tifosi del Napoli in apnea

Previsti nuovi esami entro fine settimana: lunedì il responso sul possibile recupero lampo per la Champions a Milano

Osimhen a Milano, sì o no. C’è sicuramente ottimismo, in primis diffuso direttamente dall’attaccante nigeriano. Ottimismo dovuto alla certezza che l’infortunio è di poco conto. Nulla di serio, nel senso che entro 15-20 giorni tutto sarà risolto.

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Victor Osimhen (Ilcalcioignorante – LaPresse)

Ma è proprio questo il punto: anche se fossero solo 15 i giorni, sarebbero troppi per fare in tempo il 12 aprile: giorno di Napoli-Milan, andata dei quarti di Champions League. L’attaccante anche ieri ha proseguito con le terapie. Sarà così quando, probabilmente domani o al massimo tra venerdì e sabato, farà una nuova risonanza magnetica. Si attende che la piccola lesione (definita “distrazione” nel report ufficiale) sia completamente guarita. Solo allora si potrà tornare al lavoro, chiaramente con un lavoro personalizzato. Qui scatta la tempistica definitiva. Osimhen sarà considerato recuperato solo il giorno in cui lavorerà in gruppo, anche se solo parzialmente. Se dovrà giocare mercoledì a San Siro (o comunque essere convocabile) già lunedì dovrebbe essere pronto.

Osimhen, a Pasquetta la verità

Per questo è il giorno di Pasquetta quello in cui si saprà la verità. Spalletti spera di rivederlo in gruppo, anche se solo parzialmente. Poi ci sarebbe il giorno della vigilia per testarlo in una seduta completa di lavoro e infine mercoledì 12 per la partita. Ottimismo, ma anche cautela, perché i tempi sono stretti. Se si considera che l’infortunio è maturato il 27 marzo (quando è sceso in campo con la Nigeria) si rientra “giusto giusto” nella tempistica. Ma le terapie sono iniziate solo venerdì scorso, e quindi un recupero per Milano sarebbe definito “lampo”, con tempi necessariamente forzati.

Spalletti elogia Osimhen
Osimhen non la limiti- Ilcalcioignorante.com

Ottimismo, quindi, ma anche cautela. Perché Osimhen sarà utilizzato solo se recuperato al 100%. E qui sorgono legittime perplessità. La logica e la “prassi” portano a una possibilità che un recupero garantito al 100% ci sarà solo dopo il 12. Se così non dovesse essere è invece lecito sperare quantomeno nella convocazione, e forse per una prudente partenza dalla panchina. Lunedì la verità. I tifosi aspettano e incrociano le dita per vedere il loro beniamino in campo a Milano.

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