Dopo aver vissuto gli ultimi anni da semplice comprimario, grazie a Ten Hag ora, l’attaccante è tornato ad illuminare la scena.
In principio era solo un attaccante che giocava accanto a Cristiano Ronaldo pur avendo dimostrato nelle precedenti gestioni di poter essere decisivo. Con l’arrivo di Erik Ten Hag però, nella stagione 2021/2022 ha fatto ancora più fatica ad imporsi. Uno come lui, dotato di una corsa e fisicità incredibili, deve giocare sempre e comunque aiutato da un attaccante altrettanto predisposto al sacrificio; Cosa che Cristiano Ronaldo vista la sua veneranda età non era più in grade di fare nelle forme che voleva Ten Hag. I litigi tra il manager olandese e il portoghese erano la naturale conseguenza di un rapporto non corrisposto e non funzionale alla rinascita del Manchester United. Da qui, dall’addio di CR7, è nata di nuovo la stella di Marcus Rashford, attaccante che ora fa reparto da solo e che nella stagione in corso, sta dimostrando il vero fulcro della teoria calcistica di Ten Hag.
Ten Hag rigenera Rashford: l’attaccante ora ha numeri da capogiro
Segnare per un attaccante è fondamentale perché se non riesce ad aiutare la squadra in termini realizzativi crolla anche dal punto di vista della tenuta psicologico. Cosa che a Rashford non è mai capitata, ma è evidente con un Ronaldo di mezzo era più difficile farsi notare, o risultare decisivo. Ebbene l’inglese è letteralmente rinato grazie a Ten Hag avendo lui capito che Rashford è un attaccante in grado di giocare in tutti i ruoli del reparto offensivo senza tuttavia rinunciare ad aiutare in copertura quando occorre. Il suo spirito di sacrificio è evidente dall’inizio della stagione con i suoi 8 gol e 3 assist nelle 19 partite giocate fino alla sosta Mondiale.
Dopo il torneo qatariota se da una parte i tifosi temevano che la stella di Rashford si sarebbe arenata nel più bello, l’inglese è tornato più in forma che mai: ha innalzatato lo score a 19 reti complessive (14 in Premier league e 5 in Europa League). In tutto ciò mancano ancora mesi alla fine della stagione quindi è facile ipotizzare che l’inglese possa ambire anche a scuperare lo score realizzativo di 30 reti. Ten Hag ne era convinto sin dall’inizio e ora sta vedendo crescere in maniera esponenziale il suo numero 10.