Pesa come un macigno la figuraccia del Milan rimediata in Coppa Italia: lo stadio di San Siro risponde con un silenzio raggelante che dice tutto. Questa non è la stagione che i tifosi si aspettavano
Inutile girarci intorno: la stagione del Milan non sta andando secondo le aspettative, e di certo le cose stanno andando peggio del previsto. Dopo la forte delusione per la rimonta incassata dalla Roma nel finale (2-2 al Meazza) e il Napoli capolista che si è rilanciato con 7 punti di vantaggio, è arrivata un’altra mazzata.
I rossoneri sono stati eliminati dalla Coppa Italia, praticamente al primo turno ossia negli ottavi di finale. Passa il Torino, che espugna San Siro vincendo 1-0 nei tempi supplementari. Ciò che pesa, oltre la caratura inferiore degli avversari, è che i granata di Juric hanno vinto in inferiorità numerica. Visto che il Toro era rimasto in dieci uomini a partire dal 70′. Uno smacco e un’altra delusione molto forte, perché mentre gli avversari hanno giocato con coraggio, il Milan ha fatto una brutta partita e ha giocato malissimo.
Ovviamente eliminazione inevitabile, e il gelo dei tifosi sugli spalti è stato straziante. Una riflessione che arriva dalla Gazzetta dello Sport, che critica fortemente la superiorità numerica dei rossoneri per quasi un’ora (dopo il rosso a Djidji, tra l’altro molto severo) e un Milan incolore che non è riuscito a imporre la propria qualità.
Milan: è un momentaccio ma quanto durerà?
Prestazione confusionaria e inconcludente, soprattutto in attacco. Niente rimonta, ed anzi c’è stata un’implosione davvero preoccupante. E pensare che qualcuno aveva “assolto” la squadra rossonera dopo la prova contro la Roma, addebitandola mancata vittoria solo alla mala sorte.
Purtroppo, la partita contro il Torino è stata implacabilmente chiara nel mettere a nudo le difficoltà dei rossoneri, anche quando Pioli nella ripresa ha deciso di far entrare i titolari. Non a caso La Gazzetta dello Sport sottolinea proprio lo scoramento dei tifosi e il silenzio raggelante che è calato sul campo dopo il fischio finale. Una reazione composta, ma comunque pesante, perché quell’assenza assoluta di voci all’interno dello stadio ha avuto di fatto, lo stesso effetto di una contestazione vera e propria.