Un’altra pesante cessione in vista per l’Atalanta, che sta per cedere uno dei giocatori più forti in Francia. Chissà cosa ne pensa Gasperini
Chissà cosa ne pensa Gianpiero Gasperini. La sua Atalanta continua a perdere pezzi, perché la società vende ancora. In questa sessione di mercato la squadra nerazzurra rischia di vedere partire un giocatore molto importante.
Uno dei calciatori migliori, e dei realizzatori più efficaci. Eppure, questo elemento potrebbe partire senza troppi complimenti, e forse non sarà neanche sostituito. Si tratta di Ruslan Malinovskyi, che potrebbe lasciare Bergamo e trasferirsi all’Olympique Marsiglia. Dovrebbe trattarsi di un trasferimento con la formula del prestito con obbligo di riscatto, fissato a 14 milioni di euro. Sicuramente un’operazione importante per l’Atalanta, ma che toglie molto a Gasperini. Il trequartista ucraino, pur non essendo un attaccante puro, ha sempre avuto numeri praticamente da bomber, soprattutto nella passata stagione, quando Muriel ha fatto male e Zapata è mancato a lungo a causa di un infortunio.
L’Atalanta vende tutti: se ne va un altro importante calciatore. Attacco indebolito?
Eppure il calciatore è atteso in Francia per le visite mediche, già la prossima settimana. Lo aspetta con interesse l’ex allenatore del Verona ed ex difensore della Juventus, Igor Tudor. Operazione “preziosa” per i nerazzurri, che non esiteranno a togliersi un giocatore importante nel bel mezzo della stagione. Va detto anche, però, che da mesi si parla di frizioni tra l’allenatore e l’attaccante, con tanto di critiche all’indirizzo di Gasperini lanciate dalla moglie dell’ucraino.
E il tecnico nerazzurro non è mancato più volte di criticare Malinovskyi, accusandolo di segnare poco. Difficile farsi un’idea, perché l’ucraino non è una punta vera, e ha soprattutto nel tiro da fuori la sua caratteristica principale. Per ora, e su questo non ci sono dubbi, Gasperini continuerà a fare affidamento sui calciatori che già sta utilizzando. L’ucraino aveva già poco spazio, e la cessione non farà altro che sancire un addio del quale si parla già dalla scorsa estate con una certa insistenza.