Modric è un esempio per tutti (a differenza di altri): ecco perché

La Croazia ha conquistato il podio per la seconda volta consecutiva. Un gran risultato per un paese molto giovane a livello calciatico.

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Kovacic, Modric e Perisic (LaPresse)

Non era mai stata la favorita sin dall’inizio, come a Russia 2018. Con il lavoro e il talento ha disposizone progressivamente, senza l’appoggio eccessivo dei media internazionale, ha lavorato silenziosamente per arrivare a sfiorare la seconda finale consecutiva. Solo il talento di Lionel Messi ha posto fine al sogno della Croazia, la quale tuttavia ha confermato di essere una nazionale piena di talento contro il sorprendente Marocco di Regragui, battuto nella “finalina” del terzo e quarto posto. Ancora una volta Luka Modric si è caricato sulle spalle la sua nazionale facendo dimenticare la sua età non più giovanissima.

Croazia, Modric da l’esempio a tutti

Modric festeggia il terzo posto ai Mondiali - ilcalciognorante 191222
Modric festeggia il terzo posto ai Mondiali (LaPresse)

Ancora una volta è lui a guidare la nazionale balcanica. Lui, 37enne con una esperienza alle spalle da far paura, non ha mai tentennato sin dall’inizio di questo campionato del mondo dimostrando invece di avere ancora molto da dire. Sul piano tecnico nessuno lo mette in discussione, Modric è ormai un punto di riferimento non solo per i giovani croati, ma anche per tutti coloro che vogliono giocare in mezzo al campo con la palla a terra.

Un numero dieci come lui non merita di andare via dalla nazionale dopo il secondo podio consecutivo e per questo ha deciso di fare un grande annuncio, che ha senza alcun dubbio permesso ai tifosi di sorridere.

Luka Modric, dopo la partita col Marocco, a differenza di altri che hanno deciso di abbandonare la loro nazionale, ha assicurato ai propri tifosi di voler ancora giocare con la fascia di capitano. A differenza di Messi, che ieri ha fatto capire di aver raggiunto il massimo vincendo la coppa e quindi molto difficilmente continuerà, di Busquets, che ha già annunciato l’addio alla Spagna e di Neymar, il quale è molto indeciso sul da farsi, il campione croato ha dato l’esempio continuando a lottare per il suo piccolo ma grande paese. Non si può chiedere di più da uno come lui che a 37 si diverte ancora una come un ragazzo alle prime armi!

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