È cambiato il rapporto tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli: cosa è successo
Il Napoli va fortissimo: dominatore in Serie A con 8 punti di vantaggio sul Milan e 10 sulla Juventus, pronto per gli ottavi di Champions dopo aver vinto il girone. Gli idoli dei tifosi non sono soltanto Kim, Osimhen e Kvaratskhelia. Il vero “eroe” è diventato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Criticatissimo in passato (perché dichiarò Koulibaly incedibile per poi venderlo 48 ore dopo) si è riscattato alla grande facendo degli acquisti sensazionali e inaspettati.
Su tutti proprio quelli di Kim e Kvaratskhelia, giocatori sconosciuti che si sono rivelati fortissimi. Ma il ds non ne ha sbagliata una, perché tutti i nuovi giocatori arrivati stanno facendo benissimo, a partire da Simeone e Raspadori, passando per Ostigard e Olivera. Un mercato da oscar, che i tifosi delle altre squadre invidiano. E questo lo ha capito anche il presidente Aurelio De Laurentiis: forse non tutti sanno che il patron del Napoli era praticamente pronto a cacciare via Giuntoli. Ebbene sì, era il 2021 e l’addio fu a un passo. Lo ha spiegato lo stesso direttore sportivo.
De Laurentiis voleva cacciarlo, adesso si tiene stretto Giuntoli
“Non nego le incomprensioni con De Laurentiis ma ditemi voi se dentro un rapporto di dieci anni non possa esserci una fase critica. A lui forse non piacque qualche mio atteggiamento e, visto come andavano le cose a quel tempo, magari pensò anche di qualche scelta tecnica sbagliata”. In effetti alcuni acquisti non convinsero, e Giuntoli era a un passo dall’addio. Fu “salvato” dal suo lungo contratto, che durerà fino al 2024. All’epoca sembrava un’eternità, oggi sembra vicino alla scadenza: e c’è da scommetterci che il presidente ora proverà a blindare il suo direttore sportivo.
Inutile dire che attualmente qualsiasi squadra al mondo lo prenderebbe immediatamente, sperando che possa portare a casa un altro Kvaratskhelia. Il georgiano, tanto per fare un esempio, è stato pagato appena 9 milioni di euro. Uno sconosciuto assoluto che si è rivelato fortissimo. Così come il difensore coreano Kim, giocatore di spessore pagato appena 20 milioni. Sia lui che l’attaccante oggi valgono almeno 50 milioni di euro. Plusvalenze ipotetiche che farebbero sognare i presidenti di qualsiasi squadra.