Lo svizzero segna ma non esulta: il motivo stupisce tutti

Ecco il motivo per cui la punta svizzera non ha festeggiato dopo aver segnato il pesante 1-0 ai danni del Camerun.

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La Svizzera batte il Camerun (LaPresse)

Ci si aspettava un Camerun decisamente migliore contro una Svizzera strutturata per vincere. O meglio, con i giocatori adatti per soffrire e vincere. E così è stato. Dopo un primo tempo abbastanza scialbo con le due nazionali impantanate, ecco che il colpo da biliardo arriva dal calciatore che non ti aspetti, dall’attaccante probabilmente più abile della Svizzera che è riuscito a sfruttare l’unica palla velenosa in area di rigore in tutto il secondo tempo.

La partita era quasi indirizzata verso l’ennesimo 0-0 di questo mondiale, ma la tenacia degli svizzeri è uscita tutta fuori a pochi minuti dall’inizio della ripresa quando Breel Embolo ha bucato la porta camerunense. Il centravanti non ha esultatoe e i motivi hanno sorpreso tutti.

Embolo non esulta: ecco perché

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Breel Embolo (LaPresse)

Breel Embolo è stato abile nel dare la giusta a forza all’unico pallone che gli è capitato davanti. Ha avuto anche la capacità di tirarlo in maniera precisa in modo da scavalcare il portiere posizionato. Poi non ha esultato, colpendo tutti perché è normale festeggiare in un Mondiale. Ebbene, Embolo non ha esultato perchè fino al 2014, quindi nemmeno dieci anni fa, era un calciatore camerunense. Anzi, il suo scopo era proprio giocare per il Camerun ma alla fine, complice anche l’insistenza della famiglia che risiede ancora oggi nel paese africano, ha deciso di scegliere una nazionale più ambiziosa come la Svizzera. La mancata esultanza ha fatto il giro del web e han sorpreso un pò tutti poiché molti non conoscevano il suo passato tormentato.

Tuttavia, Embolo ha ritenuto giusto non solo non esultare, ma quasi scusarsi per la rete che, molto probabilmente, condannerà il Camerun ad un ultimo posto quasi. Gli africani, che vantano nomi come Anguissa, Mbeumo e Onana, sono inseriti in un ‘girone di ferro’ assieme a Brasile e Serbia. Sarà quindi molto difficile proseguire, ma è chiaro che questo Mondiale ci sta sorprendendo anche per la capacità delle nazionali medio-piccole di superare le corazzate ben più quotate.

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