Tottenham, Conte fa un’altra brutta figura e stavolta i tifosi non perdonano

Conte sconfitto e fischiato dai tifosi: ora minaccia l’addio al Tottenham. L’ex tecnico di Inter e Juventus replica alle critiche dopo la figuraccia in coppa

Il Tottenham perde un’altra partita e la situazione comincia a farsi pesante: per la squadra di Conte ha perso il terzo degli ultimi quattro incontri di Premier League. Ormai è quasi un anno che il tecnico italiano è alla guida degli Spurs, e per la prima volta hanno sonoramente fischiato la squadra e l’allenatore.

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Tottenham, Conte fa un’altra brutta figura e stavolta i tifosi non perdonano (LaPresse)

La critica è nei confronti del calcio praticato dal tecnico, difensivista e troppo tattico. Una brutta sconfitta in Carabao Cup contro il modesto Nottingham Forest, che ha vinto 2-0. Conte è finito nel mirino perché ha tolto l’attaccante Kane mentre la squadra stava perdendo. A fine partita, comunque, l’allenatore non si è tirato indietro e ha parlato con i giornalisti: “Abbiamo sempre mostrato grande rispetto per i tifosi che pagano il biglietto. Se mi chiedete se sono deluso è ovvio che rispondo di sì, dobbiamo essere onesti. In un anno abbiamo fatto molti progressi, ma non mi sento di dire che siamo pronti per vincere trofei. Siamo lontani dalle squadre più forti”.

Conte il futuro al Tottenham: ora è tutto un rebus

La situazione, adesso, è a dir poco tesa. Il contratto dell’italiano scade a giugno del 2023. Da parte dei dirigenti della società è sempre arrivato ottimismo sulla clausola per il prolungamento di un altro anno, ma con questi risultati tutto si mette in discussione. E del resto anche le parole dell’allenatore sono state inquietanti: “Bisogna capire che serve tempo e pazienza – ha detto Contealtrimenti si perde la passione e l’entusiasmo, che rappresentano la mia benzina. Se ci sarà va bene, altrimenti completeremo la stagione e poi vedremo cosa succede”.

Antonio Conte
Antonio Conte

Quindi è lo stesso Conte che, a questo punto, mette in discussione il suo futuro alla guida degli Spurs. Conoscendo il caratterino dell’allenatore italiano, non sono esclusi colpi di scena. I tifosi dell’Inter ricordano bene come spesso, quando era alla guida dei nerazzurri, “minacciava” l’addio un giorno e l’altro pure. E alla fine se ne andò davvero dopo aver vinto lo scudetto e appurato le cessioni di Lukaku e Hakimi.

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