La Roma di Mourinho è stata fermata dal Sassuolo sull’1-1 nella 14a giornata di Serie A e l’allenatore stavolta accusa addirittura un suo giocatore
L’allenatore della Roma José Mourinho non smette mai di far parlare di sé. Stavolta l’ha combinata davvero grossa. Evidentemente non riesce proprio ad assumersi qualche colpa. La squadra giallorossa ha incassato l’ennesimo risultato deludente. Pareggio 1-1 in casa del Sassuolo, che pesa dopo la sconfitta nel derby contro la Lazio.
I tifosi erano già contrariati, e ora sono inviperiti e perplessi. A poco è servito il ritorno al gol di Abraham dopo due mesi. Un risultato che non lascia capire quale sia la vera dimensione della formazione capitolina. E ancora una volta Mourinho non si assume le sue responsabilità, e come spesso fa sposta il tiro. Stavolta addirittura accusa platealmente un calciatore di tradimento: ebbene sì. Lo Special One non ha fatto nomi, ma se l’è presa con un suo giocatore, augurandosi perfino che costui lasci la Roma a gennaio. “Noi abbiamo giocato una buona partita – ha detto il tecnico ai giornalisti – ma con tutti i nostri limiti, abbiamo comunque avuto un atteggiamento sempre serio e positivo. Sono stati giorni difficili dopo il derby, ma abbiamo fatto bene contro un buon avversario”.
Assurdo Mourinho: non si assume mai una responsabilità
La Roma è passata in vantaggio, ma poi si è fatta raggiungere: “Lo sforzo che abbiamo fatto non è stato premiato e siamo stati puniti da un atteggiamento non professionale di un nostro calciatore – ha tuonato Mourinho – non ho detto queste cose di Ibanez dopo il derby, perché l’errore fa parte del gioco, ma stasera uno dei miei ha avuto un atteggiamento sbagliato. Ma non farò il suo nome”. Chiaramente si è subito scatenata “la caccia” al colpevole: da indiscrezioni è emerso il nome del terzino olandese Rick Karsdorp.
Non si capito bene cosa avrebbe fatto di male: secondo il Corriere dello Sport il suo atteggiamento ha indispettito Mourinho, in quanto è entrato in campo senza la giusta concentrazione. Eppure non sembra che il giocatore sia particolarmente responsabile sul gol di Pinamonti. Come indizio c’è anche la mancata esultanza del calciatore dopo il gol di Abrahm: anche questo avrebbe fatto arrabbiare lo Special One. Ma possibile che sia questa la causa del pareggio? Forse il buon Mou farebbe meglio – ogni tanto – a dire “È colpa mia”.