Serie A: sciopero calciatori, annuncio shock
Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, ha parlato del possibile sciopero da parte dei calciatori nelle prossime settimane visto il calendario troppo fitto ed i tanti infortuni:
“Il calcio con il pubblico è tutta un’altra cosa, soprattutto per i calciatori. Per chi vive la passione da dentro il campo cambia le cose. Speriamo vada tutto bene. All’interno dei gruppi squadra raramente troviamo persone non vaccinate. Questo è un buon esempio e credo che il nostro mondo debba andarne fiero”.
Tutele? «Ci sono due direttrici. La prima è la tutela della salute dei grandi calciatori, facendo 70 fare ogni anno non va bene, 50 delle quali con meno di 4 giorni di recupero: il punto fermo sul quale tutti i calciatori sono d’accordo è che non si può continuare ad andare sempre in campo. Le finestre Fifa ad esempio vanno riviste. Non pensiamo che non si debbano trovare nuove risorse, ma alle nuove competizioni ci si deve arrivare con il merito sportivo. Altrimenti c’è il rischio di svilire i campionati interni».
Sciopero? «Con meno partite in competizioni più ricche non è detto che non si guadagni in egual modo. Il top player si pone il problema di svolgere la sua attività professionale in maniera diversa, ma ci sono troppe gare e troppi viaggi».