Koulibaly: “Ecco come mi chiama Spalletti, e sul razzismo dico una cosa”

Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, ha parlato a DAZN del suo momento con il Napoli.

Koulibaly sull’amore verso Napoli

Napoli? “Cosa mi piace di più di Napoli? La gente la rende magica, ci sono posti bellissimi, mi sveglio e vedo il lungomare, Capri, poi il Vesuvio. In città vedi l’affetto dei tifosi e l’importanza del club per questi tifosi. Loro sognano sempre e te ne accorgi subito. Mi hanno sempre detto che quando arrivi si piange due volte”.

Sui compagni di squadra: “Conosco quasi tutti, siamo tutti insieme da anni, con le famiglie, siamo insieme e ci piace essere uniti non solo in campo”.

Koulibaly sugli allenatori

Su Spalletti: “Ci ha dato tanto sulla mentalità. Ha sempre stimato questo gioco e questa squadra. Ha detto, appena arrivato: non è normale per una squadra come la nostra non vincere. Questa frase è stata importante, se uno da fuori dice così significa, capisci che ci sono potenzialità. Ha avuto l’umiltà di dire che il lavoro di Gattuso è stato buonissimo, lui non è arrivato qui per cambiare il passato. Come mi chiama? Comandante? Sì, è vero, ma mi chiama anche il generale”.

Koulibaly sul razzismo in Italia

Sul fenomeno razzismo: “All’inizio pensi di essere tu a sbagliare, ma poi la città ti ricorda cosa sei. Questo problema si può ancora combattere, già negli anni passati siamo andati avanti. Chiellini? Gli voglio molto bene, sono suo amico fuori campo ed il suo modo di comportarsi lo dimostra. Mi ha dato dei consigli importanti da calciatore e da uomo. Si è scusato a nome degli italiani quello che è successo. Irrati fermò Lazio-Napoli? Lo stimo molto, mi ha dato una nuova visione di arbitri, con calma mi ha detto di voler fermare il gioco. Ero sorpreso e ancora oggi lo ringrazio perché per quello che ha fatto”.

FLORENCE, ITALY – OCTOBER 03: Vitor Osimhen and Kalidou Koulibaly of SSC Napoli celebrates the victory after during the Serie A match between ACF Fiorentina v SSC Napoli at Stadio Artemio Franchi on October 3, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
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