Atalanta, Gomez: "Gasp mente, calciatori hanno paura ora"

Atalanta, Gomez: “Gasp mente, hanno visto tutti e tutti lo fischiano”

Nuova puntata della querelle tra il Papu Gomez e Gian Piero Gasperini. Il Papu ha risposto ancora al tecnico che aveva provato a difendersi:

Risposta? «Non capisco perché Gasperini si ostini a dire bugie: ci sono 50 testimoni della sua aggressione. Io ho detto di non essermi comportato bene, lui non dice la verità. Il discorso non è chiuso perché sento tanta tristezza, quando si litiga è un momento, ma poi c’è la tristezza. Perché con i Percassi c’è sempre stato un rapporto speciale ed io a Bergamo ho messo radici».

Percassi? «Il rapporto non si è mai rotto: è sempre stato spettacolare. Il giorno che sono partito per Siviglia ho salutatu tutti, sono andato da Antonio e Luca: abbiamo parlato, ci siamo abbracciati e abbiamo pianto insieme. Non riuscivamo a credere a come era andata. Gasperini quel giorno non è venuto, manca sempre di rispetto. Ai Percassi dico grazie per gli anni vissuti insieme: certe cose possono succedere. Non riesco a capire come sia potuto cambiare il mondo in 20 giorni. Avevo chiesto di cedermi e non mi lasciavano andare: non potevo continuare a stare nello spogliatoio con lui. Erano successe situazioni simili, anche ad altri compagni, ma mai con le mani».

Spogliatoio? «Dai compagni non mi aspettavo di più, li capisco. Ho ricevuto tanti messaggi e ora vivono nella paura, mi dispiace per loro».

Rottura? «Antonio e Luca Percassi vennero subito a casa mia e dissi loro che mi sarei scusato con tutti. Gasp non ha pensato di fare la stessa cosa. Ringrazio Gasperini per avermi migliorato, ma una cosa così è inaccettabile: forse c’è un motivo per il quale in ogni stadio d’Italia è fischiato da tutti i tifosi».