Inter: la carta di Zhang per convincere Conte

Inter, Conte potrebbe anche restare

E’ il giorno della verità in casa Inter per Antonio Conte. Come riportato da Tuttosport, infatti, è atteso per la giornata di oggi il colloquio tra Steven Zhang e Antonio Conte.

Da questo incontro si capirà se potrà continuare l’avventura del tecnico a Milano o meno.

A differenza degli ultimi giorni, la situazione sembra cambiata. Il motivo? Il numero uno del club Suning avrebbe espresso molta preoccupazione per il rischio di dover pagare tre allenatori.

Il primo sarebbe Spalletti (9 milioni i costi per il club), il secondo Conte (che, nella prossima stagione, prenderà 12 milioni) e poi stipendiare anche Massimiliano Allegri, il quale difficilmente – sapendo quanto guadagna il collega – scenderebbe sotto il muro degli 8 milioni annui (il doppio per i conti societari).

Per questo motivo il presidente dell’Inter dovrebbe provare a salvare il rapporto con Conte, ma non solo.

Il suo addio potrebbe portare inevitabili ripercussioni sulla squadra che, nelle finali di Europa League, è apparsa un corpo unico con il suo allenatore. La situazione cambierebbe se fosse Conte a fare un passo indietro, ma sembra difficile che il tecnico arretro dopo le ultime uscite.

La carta dell’Inter

Per convincere il tecnico a rimanere, tuttavia, il presidente potrebbe giocare una carta importante, ovvero quella di cambiare direttore sportivo.

A Milano, infatti, il ds Piero Ausilio potrebbe dire addio. Sarebbe arrivata a Piero Ausilio, infatti, una ricca offerta dalla Roma. Il ds, messo in ombra dallo sbarco di Marotta all’Inter, ma legato da un rapporto di grande stima con Zhang che gli ha allungato il contratto fino al 2022, potrebbe prenderla in considerazione.

Per questo presidente potrebbe trovarsi costretto a trovare un nuovo ds.

Sarebbe questa una manna dal cielo nei rapporti con Antonio Conte che non ha mai gradito la figura del ds.

A quel punto i nerazzurri potrebbero chiamare Gianluca Petrachi – attualmente senza squadra dopo le esperienze alla Roma e al Torino -, ovvero un ds legato a Conte da una profonda amicizia.

Petrachi a Milano potrebbe diventare quel “parafulmine” chiesto dal tecnico.

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