Fiorentina, Commisso saluta Chiesa: “Non posso perderlo a zero”

Notizie Fiorentina, Commisso saluta Chiesa: “Non posso perderlo a zero”

Ultime Fiorentina | Rocco Commisso, numero uno della Fiorentina, ha parlato del futuro di Federico Chiesa nel corso di un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport:

«Obiettivi? Di sicuro voglio un risultato migliore rispetto a quello ottenuto dalla Fiorentina nell’ultimo campionato. Ma certo non posso parlare di Champions».

Chiesa? «Non si può dirlo ora. Io devo tutelare l’investimento non posso premettermi che poi se ne vada a parametro zero. Mi piace pensare che le bandiere esistano ancora. E se il migliore se ne va non è un buon segnale per nessuno. Batistuta, dico Batistuta è rimasto dieci anni in maglia viola, giusto? Noi vogliamo tenere più a lungo possibile quelli bravi. Detto questo nessuno ci ha presentato un’offerta per Chiesa».

Futuro? «I nodi cruciali in questo momento sono il nuovo stadio e il nuovo centro sportivo. Per lo stadio ci sono tre ipotesi: riammodernare il Franchi, costruire un impianto nuovo o radere al suolo il Franchi e ricostruire. So che in Italia gli stadi sono cattedrali ma anche altri templi come Wembley o Yankees Stadium sono stati rifatti e la vita va avanti. Si parla di stadi, non del Ponte Vecchio o della Statua della Libertà. Noi vogliamo rispettare tutto e tutti ma da quanto tempo Milan, Inter, Roma, Napoli parlano di un nuovo stadio? Se devo aspettare dieci anni lascio perdere. A breve acquisiremo i terreni per il centro sportivo. Abbiamo bisogno di uno spazio dove lavorare senza disperdere energie».

Mercato? 
«Pedro non l’ho mai visto in azione. Ribery l’altro giorno in allenamento ha preso da parte Vlahovic per spiegargli alcune cose. Tutti seguono Franck perché la sua carriera parla per lui. Per Ribery, come per Boateng, è stata decisiva la moglie. Ho pranzato sia con lei che con Melissa Satta. E anche io sono qui grazie a mia moglie Caterina. Mentre valutavo le varie opzioni mi ha detto: “Scegli almeno una bella città”. Meglio di Firenze era impossibile».

Juve? 
«Prima o poi una partita la dovremo vincere… Ora conta che i ragazzi lavorino bene durante la pausa, in un clima sereno. Tutti, da Montella all’ultimo dei giocatori».

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