Balalaika, mago Forest a gamba tesa: “Belen ed Ilary? Le abbiamo lasciate a casa”

La giornata di ieri ha visto la Francia di Deschamps laurearsi campione del mondo, per la seconda volta nella sua storia. In onda su Canale 5, dopo il match di Mosca e la cerimonia di premiazione, l’approfondimento goliardico e borderline di Balalaika, il post-partita guidato da Nicola Savino, che ci ha accompagnato lungo questo cammino mondiale. “Come non lo avete mai visto”, hanno amato dirci in casa Mediaset, a partire dal 14 Giugno scorso.

Due sorprese: mancano Belen e Ilary!

In effetti, qualche sorpresa, Savino e il suo studio televisivo ce l’ha saputa riserbare anche a torneo appena concluso. Mancavano, infatti, nella rosa dei nomi celebri che il programma tormentone dell’estate mondiale sin a quel momento ci aveva regalato, due punte di diamante come Belen Rodriguez e lady Totti Ilary Blasi, oltre al sempreverde, volto noto del salotto calcistico-televisivo, Diego Abatantuono. La ragione di tali assenze, si è offerto di spiegarcela nientedimeno che il Mago Forest, che con la sua favella da retore mancato ha raccontato abilmente delle misure preventive della Fifa, che lenendo alle accuse di sessismo, aveva rinunciato ad inquadrare le bellezze femminili sugli spalti degli stadi russi. Forest giustifica quindi l’assenza delle soubrettes mediasettiane, come un tentativo di adeguarsi ai dettami di Infantino: “La Fifa ha dato ordine ai cameraman di non inquadrare più bellezze sugli spalti, perché è sessismo. Quindi, noi ci siamo adeguati subito e abbiamo lasciato a casa Ilary Blasi e Belen Rodriguez. Giusto?”. Arriva tempestivamente, la risposta di Savino, che con fare più disperato che diplomatico, tenta di mascherare l’imbarazzo: “Ehm, no, in realtà…impegni pregressi…”. Ma non finisce qui: per Forest, c’è spazio anche per l’elogio di chi, a differenza delle già citate showgirls e di Mister Eccezzziunale… veramente, non ha abbandonato la Balalaika: è il caso delle giornaliste Giorgia Rossi, Elena Tambini e Monica Bertini. Belle e preparate, elevate a mito di stakanoviste del post partita del mondiale russo. E’ proprio il caso di dirlo, è un mondiale, come non lo abbiamo mai visto.

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