Il commovente racconto di Canizares: “Non ho paura della morte. Quando morirò riabbraccerò mio figlio”

La storia di Canizares è veramente da pelle d’oca. Non si può immaginare come un essere umano, così debole sotto tanti punti di vista, riesca a sopportare la perdita di un figlio. Un dolore incommensurabile, che spesso può portare alla depressione e all’abbandono totale. Santiago Cañizares ha cercato di resistere e lo fa tutt’ora. Non sempre la vita è così crudele. Non sempre i genitori vedono morire i propri figli, ma a lui è andata proprio così.

L’ormai ex calciatore (ha detto addio al calcio nel 2008) ha provato a dar voce al proprio dolore in un’intervista rilasciata ai microfoni di ‘Super Deportivo’, programma Radio Villa Trinidad, in Argentina:

Parole che tolgono il fiato, Canizares commuove tutti

Mio figlio Santi era nato sano, ma a tre anni e mezzo, da un giorno all’altro, s’è ammalato. Abbiamo lottato per 15 mesi, purtroppo era un tipo di malattia molto grave, dalla quale non si può guarire. E’ difficile da spiegare, perché queste cose non si possono capire fino a quando non si vivono direttamente. La fede mi ha aiutato molto – spiega -. Lotto ogni giorno per loro, ma non posso negare che convivo con un dolore enorme, che Santi mi manca tantissimo. La morte? Ne ho sempre avuto paura. Ma adesso so che quando succederà quel giorno sarò felice perché potrò finalmente riabbracciare il mio figlioletto.

Si può smettere di aver paura anche della morte in situazioni come questa. La fede, tuttavia, gli avrà dato la forza per continuare a credere anche nella vita e nella sua bellezza. Una bellezza che adesso pare molto nascosta da un dolore che non andrà mai via. Non ci si può che commuovere nel leggere le parole riportate nell’intervista. Difficile capire e impossibile condividere un dolore del genere da parte di chi non l’ha vissuto, come spiega lui stesso. Tutti, però, meritano la serenità. E siamo sicuri che arriverà anche per lui.

 

 

 

 

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