Inter, Marotta dopo il rinvio: “Ora mi aspetto le stesse scelte”

Notizie Inter, Marotta dopo il rinvio: “Ora mi aspetto le stesse scelte”

Ultime Inter | Giuseppe Marotta, ad dell’Inter, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Sky Sport dopo la decisione di rinviare Juve-Inter ed altre 4 partite di Serie A.

Le parole di Marotta

 “In premessa dico che come cittadino siamo in una situazione di emergenza che coinvolge tutto lo stato e dobbiamo rispettare soprattutto gli italiano.  Dobbiamo confrontarci con questa emergenza nell’ottica di pianificare il campionato che già domenica scorsa ha subito dei rinvii. Ora sono preoccupato per questa decisione repentina.

Se già dovesse essere confermato il decreto legge anche fino all’8 marzo, siamo in una situazione difficile. Se sarà confermata questa situazione allora devo dire che quanto fatto per questa giornata dovrà essere fatto anche per la prossima domenica.

Serve una riunione? Ci dovrà essere un’assemblea. I temi sono tanti, delicati gli interessi sono tanti da difendere e salvaguardare la competitività del nostro campionato.

Sottolineo ancora che la prima cosa è la tutela della salute di tutti. Poi però aggiungo che quando entriamo nel merito sportivo allora bisogna adottare un criterio univioco. Sono molto preoccupato perchè vedo all’orizzonte altre giornate da dover mutare e non sarà semplice gestire tutti questi impegni..

Giocare in Europa League a stadio vuoto è stata un’esperienza surreale. Ma siamo in una situazione di emergenza. La Lega aveva deciso di giocare come in Europa a porte chiuse.

Io non voglio fare polemiche, la Lega ha deciso così e prendiamone atto, ma il criterio di questa domenica, che non tocca solo Juventus-Inter, decisione presa all’ultimo momento, poeva anche essere evitato.

Siamo in un momento straordinario del paese, delicato, con problematiche di economia ma non solo, dobbiamo guardare anche alla reputazione. Lo sport viene sicuramente dopo, ma la cosa doveva essere affrontata prima.

Oggi siamo davanti a un calcio compresso di impegni. Ormai i calciatori sono sottoposti a una pressione stressante. Lo dico da sempre che sono favorevole ad un campionato a 18. Questa situazione imprevedibile ci deve fare riflettere anche per il futuro”.

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