UEFA-Milan: ecco la sanzione dei rossoneri

Milan deferito: ecco la sanzione alla quale vanno in contro i rossoneri

Notizie Milan: la sanzione sarà durissima. Come riportato da La Gazzeta dello Sport quello dell’Uefa è stato un atto dovuto, ma non per questo c’è da stare tranquilli. La situazione è complicata e all’Uefa non lo negano.

Sul Milan grava una sanzione pesante: multa, rosa ridotta e squalifica di un anno dalle coppe se nel 2021 non sarà raggiunto il pari di bilancio (i -30 milioni previsti).

Il problema del Milan è che i bilanci sono tutti in «rosso». Non solo quello giudicato e in attesa del Tas. Quello che ha portato all’ultimo deferimento. E si annuncia negativo anche il prossimo, quello del 2019. Anche per questo l’obiettivo fissato per il 2021 sembra allontanarsi.

Vero che Elliott fin qui non ha responsabilità dirette ed ha comprato giovani di prospettiva (Piatek, Paquetà). Il nuovo numero uno del club si è liberato di giocatori più anziani e costosi (Higuain). Però tutto questo non è una scusante. Non cambia la cornice del regolamento. All’Uefa fanno capire che non potrà avere trattamenti di favore. Una sanzione arriverà comunque dalla camera giudicante e si aggiungerà a quella già esistente (e appellata).

Lo scenario ora è uno: il Tas non dovrebbe pronunciarsi a breve, ma a maggio arriverà la decisione della camera giudicante. Il Milan farà un nuovo appello. Il Tas potrà riunire le due cause in una e, nel caso in cui il Milan sia qualificato per una coppa europea 2019-20, dovrà decidere con procedura d’urgenza. Magari entro giugnoo.

Milan: si va verso il tribunale civile?

Intanto a Nyon non vogliono neanche pensare al ricorso alla giustizia extra-sportiva. Hanno fatto capire al Milan che a nessuno può essere impedito di rivolgersi a un tribunale civile, ma che questo significherebbe rompere quel patto su cui si regge tutto il sistema. All’Uefa sanno anche che il Milan può disporre di una batteria di avvocati di altissimo livello, ma al momento ben pochi club si schiererebbero con i rossoneri. A molti le regole stanno bene così. Anche Psg e City non sembrano poi troppo in pericolo. La beffa sta nel fatto che a breve e regole dovrebbero cambiare. ma tutto entrerebbe in vigore prima del 2020: le discussioni sono cominciate in via informale, bisogna parlare con i club i quali hanno detto no a una luxury tax.

Impostazioni privacy