Bonucci racconta la malattia di suo figlio: “Prima d’entrare in sala operatoria mi fece il verso del leone”

Nella vita esistono valori molto importanti che spesso non hanno nulla a che vedere con il calcio. Lo sa bene Leonardo Bonucci che ha dovuto sopportare un dolore molto forte come quello della malattia di suo figlio. Leonardo si è rivelato un combattente anche fuori dal campo. Gli insulti e le minacce di quelli che fanno i ‘leoni da tastiera’ non gli fanno più né caldo, né freddo. Già, perché il difensore del Milan ha un leone che gli dà tutta la forza necessaria per affrontare la vita di tutti i giorni. In un’intervista rilasciata ‘Vanity Fair’, il calciatore ha raccontato:

“Prima di entrare in sala operatoria mi ha guardato e mi ha fatto il verso del leone, è il ricordo più nitido che ho di quei giorni terribili”.

Bonny racconta il rapporto con suo figlio

Era un gioco tra di voi?
«Io gli dicevo sempre che era il mio leone. Quindi, nonostante la situazione, ha trovato la forza per farmi un ruggito».

Immagino sia stato il momento in cui ha avuto più paura in vita sua.
«Pensare che eravamo tutti insieme, dopo l’Europeo. Ci siamo svegliati la mattina e Matteo si comportava in maniera strana. Allora siamo andati in ospedale e ci siamo usciti dopo 25 giorni».

Ricorda i pensieri dei quel periodo?
«La scala delle priorità cambia, guardi le cose da un’altra prospettiva. Nella sfortuna, abbiamo avuto la fortuna che tutto si sia risolto per il meglio: episodi così ti uniscono ancora di più».

I leoni tatuati sulla spalla sono i suoi figli?

«Sì, li ho fatti passata la paura. Quello più “coraggioso” è Matteo. Mentre quello più attento, curioso, è Lorenzo».

Anche Lorenzo però è stato coraggioso a mettersi la maglia del Torino durante il derby.
«Mia moglie non mi aveva detto né che lui gliel’aveva chiesta né tantomeno che lei gliel’aveva comprata. Così, quando io gli ho detto mettiamoci la maglia della Juventus per vedere la partita, lui mi ha detto “no, io ne ho un’altra”».

E lei?
«Nulla, me lo sono visto apparire dalla camera vestito granata. Mi sono fatto una risata e gli ho fatto la foto che poi ho postato sui social».

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