Ronaldo, quel “dettaglio” che non può passare inosservato

La delusione è ancora tanta, ma Ronaldo non ha nulla di cui recriminarsi. Il suo cammino con i lusitani ha segnato per sempre la sua Nazionale.

Cristiano Ronaldo - ilcalcioignorante 12122022
Cristiano Ronaldo (LaPresse)

Il dolore è ancora tanto, il Portogallo è uscito con le ossa rotte e contro il Marocco ha perso l’ennesima opportunità di diventare grande in un contesto come un campionato del mondo. I presupposti per fare bene vi erano tutti: non dimentichiamoci che i portoghesi prima dei quarti di finale avevano disputato prove di altissimo livello. Anche senza Ronaldo che, a partire dalla seconda sfida contro l’Uruguay, è rimasto in panchina entrando solamente nell’ultima mezz’ora. Una decisione quella del commissario tecnico Fernando Santos che ha innescato una serie infinita di polemiche, ma l’ormai il numero sette portoghese non ha nulla di cui recriminarsi: i suoi numeri parlano assolutamente da soli.

Portogallo, che numeri di Ronaldo!

Cristiano Ronaldo in allenamento - ilcalcioignorante 12122022
Cristiano Ronaldo in allenamento (LaPresse)

Nella sua carriera parlano i numeri, come sempre. E se anche oggi lo si considera come una sorta di monumento che cammina, nessuno dovrebbe mettere in dubbio la sua saga con la maglia portoghese, con la quale ha disputato ben cinque Mondiali segnando almeno una rete. Il debutto di CR7 c’è stato il lontanissimo 20 agosto 2003 contro il Kazakistan, mentre un anno dopo, il 12 giugno, fa il suo esordio nel primo torneo internazionale, l’Europeo 2004. Già all’epoca il suo talento era solare e infatti Felipe Scolari non poteva non schierarlo sin dall’inizio. A 22 anni, in una amichevole del 2007 contro il Brasile, è diventato capitano per la prima volta.

La prima rete arriva invece sempre durante Euro 2004 e sarà la prima di una lunga serie. Di fatti Cristiano Ronaldo ha segnato ben 118 gol (l’ultimo dei quali arrivato su rigore contro il Ghana): un record che pochissimi hanno nel proprio palmares. Detiene anche il record di presenze (196) in una nazionale maschile assieme a Bader-Al-Mutawa del Kuwait. 

Oltre a tutto ciò, si ricordino i due trofei vinti negli ultimi anni. L’Europeo 2016 in terra francese, dove Ronaldo ha contribuito parecchio alla vittoria finale nonostante un infortunio, e la Nations Laeague, alzata dopo aver battuto l’Olanda per 1-0 (rete di Guedes).

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