Addio Mihajlovic, insuperabile guerriero: il saluto del suo ex pupillo è straziante

Sinisa Mihajlovic è morto a 53 anni per una leucemia mieloide acuta, lasciando sotto shock il mondo del calcio: un campione che proprio lui aveva lanciato ha voluto salutarlo con un post commovente che ha fatto il giro del mondo.

Alla fine, anche il guerriero si è dovuto arrendere. Ma questo non vuol dire che abbia perso. Sinisa Mihajlovic, allenatore tra le altre di Bologna, Torino, Milan, Sampdoria, Fiorentina, Catania, ma anche ct della Serbia per un certo periodo, oltre che ex giocatore amatissimo di Stella Rossa, Roma, Sampdoria e Lazio, è morto il 16 dicembre 2022, all’età di 53 anni, piegato definitivamente dal ritorno della sua malattia, una leucemia mieloide acuta. Un fulmine a ciel sereno che ha scosso il mondo del calcio, toccando le corde del cuore di tifosi e addetti ai lavori. E tra i più colpiti in assoluto c’è anche un campione, suo ex giocatore, che ha voluto ricordarlo con un messaggio straziante sui social.

In questi casi è facile cadere nella più banale retorica, quella che ci ripara, diventa rifugio per le nostre certezze, ci fa sentire più tranquilli in un momento di difficoltà. Ma dire che Sinisa, pur morendo, non ha perso la sua battaglia, non è solo un esercizio di stile. Si tratta anzi della lettura più lucida della realtà.

E lo abbiamo capito proprio nel momento della sua morte. Perché quando un personaggio come lui, spigoloso e franco, in vita molto divisivo, viene salutato da un commiato pieno di dolore e riconoscenza, quasi all’unanimità, vuol dire che la sua battaglia Sinisa l’ha vinta lo stesso. Si è fatto amare anche da chi non lo ha capito, si è fatto stimare da chi non lo ha conosciuto, e lo ha fatto anche passando attraverso mille controversie, contraddizioni e qualche episodio ambiguo che probabilmente non sarà dimenticato.

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Indomito, come sempre, Sinisa se n’è andato in silenzio, quasi nascondendo il suo dolore. Ospite in carne e ossa alla presentazione di un libro del suo caro amico Zeman solo pochi giorni prima della sua scomparsa, non si è nascosto, ma ha mantenuto la dignità fino all’ultimo momento, dimostrando ancora una volta un’umanità che, piaccia o meno, aveva qualcosa di speciale. Qualcosa che ha toccato tutti noi, e soprattutto chi a lui deve moltissimo, se non tutto, come un grande giocatore della nazionale italiana.

Il dolore di Gigio: l’ultimo saluto per Sinisa è commovente

Sono tanti i calciatori che hanno ricevuto molto da lui, lezioni di calcio, ma anche lezioni di comportamento, come capitato ad esempio ad Adem Ljajic. Il primo calciatore che viene in mente, quando si pensa a Sinisa, è però un grande campione che proprio dall’ex allenatore serbo è stato lanciato, giovanissimo, quando aveva solo 16 anni.

Il riferimento è ovviamente a Gigio Donnarumma che, se oggi è il top player che tutti conoscono, lo deve anche a Sinisa, il primo a lanciarlo titolare al Milan nella stagione 2015/2016. Ed è anche per questo che, nel giorno della sua scomparsa, proprio il portierone ha voluto dedicare un messaggio commovente al suo vecchio mentore: “Sei sempre stato un guerriero e so quanto hai lottato. Ti ringrazierò per aver sempre creduto in me e per tutto quello che mi hai detto dal primo giorno che ci siamo conosciuti. Resterai per sempre nel mio cuore, ciao mister“.

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Parole toccanti che mostrano anche tutta la sensibilità di un ragazzo, Donnarumma, troppo spesso incompreso nei suoi comportamenti. Un ragazzo che nel giro di pochi mesi ha perso due figure fondamentali per il suo percorso, Raiola e ora Sinisa.