Sua Maestà la regina non c’è più, ma le cose non cambiano molto in Inghilterra. I suoi sudditi anche oggi si comportano come dei ‘polli’. Con tutta la simpatia del caso, ovviamente. Perché se c’è una cosa che ha davvero eliminato l’Inghilterra, ancora una volta prematuramente, a questi Mondiali 2022 in Qatar, non è stato tanto l’errore dal dischetto (gravissimo) di capitan Kane, bensì quella noncuranza assoluta di ciò che più conta per noi italiani: la scaramanzia.
Che la musica suonasse ancora una volta le stesse note, lo si era ben intuito già dalla vigilia della competizione. “It’s coming home“, cantavano durante gli Europei i tifosi inglesi. Sappiamo tutti com’è finita. Ma a quanto pare non è bastata quella cocente delusione a far cambiare l’atteggiamento al popolo di Albione e alla Nazionale dei Tre Leoni.
Lo aveva dimostrato uno dei pilastri della squadra di Southgate, Declan Rice, che era partito per il Qatar con una valigia vuota, a suo dire “per metterci dentro la Coppa“. Un atto di presunzione senza limiti, ma tutto sommato senza conseguenze, non come quello, decisamente più caro, di un tifoso speciale dell’Inghilterra che ha aggiunto, come si suol dire, il danno alla beffa.
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Parlare di flop per un Mondiale come quello dell’Inghilterra, bisogna essere onesti, è forse eccessivo, specialmente per chi in Qatar ci è andato solo con l’immaginazione. Kane e compagni hanno infatti vinto il loro girone con 9 gol fatti, si sono imposti agevolmente contro il Senegal agli ottavi e sono stati eliminati solo alla quinta partita, ai quarti, dalla Francia campione del mondo, peraltro immeritatamente. Eppure, quando la conseguenza di questa eliminazione è un possibile crac finanziario, parlare di flop diventa necessario.
In particolare, a rischiare il fallimento sarebbe un giovane imprenditore del Dorset, tale Karl Baxter. Un ottimista di natura, uno di quelli che di certo poggerebbe il cappello sul letto, passerebbe sotto le scale e non si dispererebbe dovesse rompersi uno specchio. Lo dimostra il suo gesto di assoluta fiducia: tramite la sua azienda aveva infatti acquistato 18mila magliette celebrative dell’Inghilterra, con stampata la Coppa del Mondo e la scritta “England, Cup Winners 2022. It’s finally home“.
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Una storia talmente assurda da sembrare più comica che tragica. Eppure, in questo momento il signor Baxter deve davvero affrontare le conseguenze drammatiche di un errore grave. A causa delle perdite ingenti, l’uomo potrebbe infatti veder fallire la sua azienda, e per questo motivo, tramite le colonne dell’Independent, ha voluto fare un appello agli amici tifosi: “Compratene anche solo una, resterà comunque un pezzo di storia e un ricordo di quanto abbiamo giocato bene“. La speranza è che l’appello non cada nel vuoto, e che magari stavolta la lezione defilippiana possa essere imparata una volta per tutte: non è vero, ma ci credo.
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