Chi pensava che i colpevoli dell’eliminazione del Brasile ai quarti di finale dei Mondiali di Qatar 2022 fossero Rodrygo e Marquinhos, autori degli errori decisivi ai rigori, si sbaglia di grosso. La responsabilità potrebbe essere certo di una mancanza di cattiveria sotto porta durante tutto il match, o di un atteggiamento a dir poco folle nel secondo tempo supplementare, quando la qualificazione alla semifinale sembrava a un passo. La verità è però un’altra: a eliminare il Brasile è stata una maledizione.
Galeotta fu la FIFA. Ebbene sì, in qualche modo è proprio l’ente organizzatore della competizione che in questa edizione dei Mondiali ha ‘fatto fuori’ i verdeoro di Neymar. E no, non c’è da pensar male. Non è stata la volontà di creare, ‘a tavolino’, un percorso agevole a Messi e Ronaldo per magari farli incontrare in finale.
Cerchiamo di non essere troppo maliziosi (fino a prova contraria). Piuttosto è stato il caso, e un cammino straordinario pre-Mondiale, a far entrare il Brasile nel mirino di una maledizione che ha a che fare con la FIFA e con il famigerato ranking delle Nazionali.
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Ebbene sì, per chi ci crede, non c’è altro motivo per l’eliminazione del Brasile dai Mondiali. I verdeoro di Tite, ormai ex ct della Nazionale, sono stati ‘fatti fuori’ dalla maledizione che ormai dal 1992 accompagna i numeri 1 al mondo secondo la famigerata classifica della FIFA.
Istituito proprio nel 1992, il ranking ha portato sempre una sfortuna assurda a tutti coloro che hanno raggiunto il primo posto alla vigilia dei Mondiali. La prima volta è capitato alla Germania, che nel 1994 negli Stati Uniti venne eliminata proprio ai quarti, perdendo per 2-1 con la Bulgaria. Quattro anni dopo, in Francia, la vittima del ranking fu proprio il Brasile, sconfitto come tutti ricorderanno in finale proprio contro i padroni di casa transalpini.
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C’è poco da fare i ‘galletti’ per la Francia, arrivata a sua volta come numero 1 in Corea e Giappone, ma eliminata addirittura ai gironi (un solo punto conquistato con l’Ucraina, due sconfitte con Senegal e Danimarca). Nel 2006 in Germania sono stati nuovamente i brasiliani a essere beffati, per nostra fortuna, eliminati ai quarti con la Francia di Zidane.
Altro ko verdeoro nel 2010, con i numeri 1 del ranking fermati sempre ai quarti, ma dall’Olanda. Nel 2014, invece, a fare le spese della classifica è stata la Spagna, eliminata come la Francia direttamente ai gironi. E arriviamo al 2018, quando ai Mondiali di Russia si è presentata come leader del ranking la Germania, a sua volta eliminata ai gironi. Se non è una maledizione questa…
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