Arkadiusz Milik, dopo il Napoli ora gioca a Marsiglia, il racconto della difficile infanzia. Ecco le sue parole.
Arkadiusz Milik attualmente attaccante della Nazionale polacca e del Marsiglia si è raccontato tempo fa ad AS e ora il quotidiano spagnolo ha riproposto i suoi ricordi.
Il racconto dell’infanzia e dell’abbandono del padre: “A soli sei anni ero un bambino insolente. Ho anche rubato caramelle nei negozi e fumavo già qualche sigaretta. Sono stato fortunato, nella mia vita è comparso Moki e mi ha salvato (allenatore che ha preso Milik sotto la sua protezione), oggi è grazie a lui se sono così.”
Il polacco ha anche parlato della sua presenza in Nazionale, in cui gioca ma non come giocatore principale. Milik: “Gioco con Robert, io dietro a lui. Siamo una coppia pericolosa in campo, ma lui è un giocatore ottimo davvero. Ho molto da imparare da lui.”
Milik ha continuato: “Ricordo ancora quando vidi il replay dei gol della partita contro la Germania, mi veniva da piangere. Ero orgoglioso e tutta la Polonia era felice. Anche mia madre era la persona più orgogliosa di me al mondo in quel momento.”
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