Abramovich non c’è pace per l’oligarca russo. L’Inghilterra congela il suo patrimonio. Ecco cosa succede.
Dopo l’invasione russa all’Ucraina lo scorso 24 febbraio, è sempre più difficile per gli oligarchi russi vicino a Putin. Tra questi c’è Roman Abramovich, che ha abbandonato subito la presidenza del Chelsea lasciandolo nelle mani della fondazione benefica della società.
Abramovich stava provvedendo alla vendita del Chelsea, che inoltre ha un debito con il russo di 2 miliardi di dollari, ma pare sia stato bloccato dal governo inglese, il ministro degli Esteri, Liz Truss ha annunciato: “Blocco totale dei beni e divieto di viaggio per altri 7 oligarchi russi, i più influenti e ricchi della Russia.”
Il Regno Unito ha detto il premier Johnson vuole così mostrare il suo sostegno per l’Ucraina.
Il Chelsea potrà comunque concludere la stagione mentre per Abramovich è diverso, gli servirà una deroga del governo per poter sbloccare la situazione, e tuttavia non guadagnerà nulla dalla cessione se ci sarà.
Abramovich non potrà neanche ricevere pagamenti dal club inglese del quale è proprietario. Gravi provvedimenti per il Chelsea che sarà escluso dal mercato di quest’estate, e non può ne rinnovare contratti in scadenza ne vedere biglietti di merchandising.
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