Pinsoglio, portiere della Juventus, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Tuttosport.
Clima difficile?
«E’ un momento difficile. Dobbiamo risollevarci e toglierci questa clima ni negatività. Io l’ho vissuto il marzo del 2010: ero un ragazzo, ma ero nel gruppo. Sconfitti 4-1 dal Fulham e fuori dall’Europa League. Poi due sconfitte di seguito con Samp e Napoli ma ora è diverso. Prima tanti smettevano e gli acquisti più costosi che stavano deludendo, in società la tensione era altissima. Adesso abbiamo tanti calciatori che sono giovani talenti fortissimi, una società forte… la prospettiva è un po’ diversa, anzi direi che non c’è paragone».
Cosa fa nello spogliatoio?
«Ho imparato che più lo spogliatoio ride, ovviamente nei momenti giusti, tutto questo cementa il gruppo e fa bene a tutti. E questo compito di tenere l’umore alto l’ho sempre sentito mio ed è cresciuto negli anni».
Idolo dei tifosi?
«Sono semplice, solare, alla mano. Mai niente di strano. Mi faccio voler bene da tutti quanti. E poi faccio sorridere la gente, fin dal mattino cerco di tirare su i miei compagni ma non solo».
Esultanze?
«Io sono tifoso della Juventus da quando sono nato. Per me ogni gol è motivo di esultanza, come se segnassi io, come esultano i tifois. E’ sempre bello esultare con i compagni io mi sento un privilegiato».
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