Nainggolan, addio alla Nazionale: “Essere se stessi dà fastidio, sarò il primo tifoso”

Fa rumore l’esclusione di Radja Nainggolan dai pre-convocati del Belgio per il prossimo Mondiale. Il CT Roberto Martinez ha deciso di lasciarlo a casa, una boccitatura che sembra ormai definitiva. Già in passato ci furono esclusioni legate a motivi disciplinari: ritardi agli allenamenti e soprattutto uno stile di vita che l’allenatore non condivideva. Il Ninja della Roma non ha mai fatto mistero di fumare, basti pensare alla discussa diretta di Capodanno in cui il centrocampista era completamnte ubriaco. Un calciatore ben sopra le righe: tanto talento e una buona dose di sregolatezza. Proprio quest’ultima però non è apprezzata dagli addetti ai lavori. Radja ha ormai 30 anni, questa poteva essere l’ultima competizione di grande livello disputata con la propria Nazionale.

L’annuncio

Nainggolan ha voluto rispondere a questa esclusione con un deciso addio alla maglia della Nazionale. Una decisione sofferta, ma necessaria: una risposta diretta al CT che non ha voluto puntare su di lui. Ecco il suo messaggio, diffuso via social: “Purtroppo molto a malincuore termina la mia carriera internazionale. Ho sempre fatto di tutto per poter rappresntare la mia nazione. Essere se stessi a volte può dare fastidio, da oggi sarò il primo tifoso”.

Il prossimo Mondiale arriverebbe a 34 anni compiuti per il Ninja, la forma fisica non sarebbe più quella migliore. E’ inevitabile, fisiologico, ma resta l’amarezza di non poter seguire un campione durante Russia 2018.

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