Liverpool, Karius minacciato di morte: aperta un’indagine

Loris Karius forse vorrebbe non aver mai giocato quella finale di Champions League. Due errori tanto clamorosi quanto decisivi che hanno regalato la tredicesima coppa al Real Madrid. Il sogno del Liverpool si è infranto, una finale che sfugge via nella notte di Kiev. I suoi sbagli in campo si sono riversati, come purtroppo spesso accade, anche nella sua vita privata. Il pubblico dei Reds presente in Ucraina lo ha applaudito, ma c’è chi non lo ha perdonato nonostante le lacrime. Tante accuse sui social – riferisce Sportmediaset – arrivate fino alle minacce di morte. La polizia inglese ha deciso di aprire un’indagine per chiarire quanto accaduto e soprattutto difendere il giovane portiere del Liverpool.

Il comunicato della polizia

“Stiamo investigando su messaggi arrivati attraverso le reti sociali che ci sembrano estremamente seri – ha spiegato un portavoce delle forze di sicurezza inglesi alla BBC -. Tutte le minacce saranno controllate e registrate”.

Soltanto ieri Karius si era sfogato su Instagram: “Fino a questo momento non sono riuscito a dormire… Le scene di ieri si rincorrono nella mia testa ancora e ancora. Sono infinitamente dispiaciuto per i miei compagni di squadra, per voi tifosi e per tutto lo staff. So che ho sbagliato e che ho commesso due errori che vi hanno delusi. Come ho detto, vorrei solo riportare indietro il tempo, ma so che non è possibile. È ancora peggio perché noi sentivamo che avremmo potuto battere il Real Madrid e siamo stati per tanto tempo in partita. Grazie a tutti i nostri incredibili tifosi che sono venuti a Kiev e che mi hanno sostenuto anche dopo la gara. Non lo do per scontato, ancora una volta mi hanno mostrato che grande famiglia siamo. Vi ringrazio, torneremo ancora più forti”.

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