Napoli, Sarri: “Mi piacerebbe andare all’estero, non voglio rimanere in Italia”

Dopo le dichiarazioni di De Laurentiis in conferenza stampa, ecco che arriva la reazione di Maurizio Sarri, allenatore del Napoli: “Normale che i tifosi vogliano vincere, sono tra i pochi che non lo pretendono e anche, oggi ci hanno fatto festa per le emozioni non perchè abbiamo vinto. C’era bisogno di vincere per duemila motivi. Resta amarezza perchè da quando ci sono tre punti oltre i novanta s è sempre vinto. Resta l’orgoglio di tre record consecutivi di punti, squadra costantemente in crescendo. Non è come un miglioramento da 45 a 50 punti. Pubblico straordinario, ma c’è un pizzico di rammarico per non aver vinto. Se resto? Ho divagato a posta (ride, ndr)”.

“Se devo rimanere…”

Poi ha aggiunto: “Io non leggo, ho pensato solo a questo traguardo. Dopo Firenze ci siamo resi conto di non poter arrivare oltre il secondo posto e ci siamo posti questo importantissimo traguardo dei 91 punti. Cosa farò nei prossimi giorni non ne ho idea, come Lorenzo Insigne. Ho fame e voglio andare a casa senza pensieri, poi voglio prendere una decisione. Se devo rimanere voglio la percezione di poterci ripetere. Quando mi innervosisco dico di no a tutti, ora ho fame e quando ho fame dico di no a tutti. Su un anno due giorni di recupero mi sembrano il minimo. Inchino ai tifosi è stato un gesto istintivo di ringraziamento ad un pubblico che mi ha dato tutto, mi sembra il minimo inchinarsi e ringraziare. Chiunque viene a giocare a Napoli dovrebbe inchinarsi, tra tutti gli stadi europei questo è davvero particolare, ci ha dato tutto non vincendo ma solo per le emozioni vissute.

Ipotesi estero…

“A Napoli la mia famiglia non c’è in maniera fissa, se dovessi cambiare in questo momento mi piacerebbe andare all’estero. Non mi piacerebbe passare dall’amore di questa tifoseria a quello di un’altra italiana

Sappiamo che il Napoli ha clausole con delle cifre che non si trovano in giro. Uno come Albiol a 7-8 milioni non lo trovi, e questo mi preoccupa, ma sono contratti fatti anni fa. Ora il mercato è cambiato completamente con le inglesi che si spartiscono i miliardi. Ci sono situazioni in cui la società dovrà darmi delle risposte, sono valutazioni da fare”.

Cori allo stadio?

Ho avuto la fortuna di essere amato da questi tifosi, questa è una squadra che sarà nel mio cuore per sempre. Poi c’è anche da considerare che nella vita finisce tutto: una storia è bello farla finire prima che si macchi un po’.

Napoli senza Reina perde un punto di riferimento importante: gioca 30-35 palloni a partita e imposta, è la soluzione ideale per uscire dalle pressioni avversarie. E’ un ragazzo carismatico di grandissima personalità, punto di riferimento per i nostri giovani, è una perdita importante. Non finirà mai di ringraziarlo per quanto è stato d’aiuto per me e per i compagni. Anche se andassi in Cina e parlassi di Napoli direi ‘noi’”.

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