Italia: le parole dell’attaccante argentino fanno scalpore

Le parole pronunciate da un’attaccante argentino qualche anno fa, oggi fanno scalpore perchè sembrano essere state addirittura profetiche…

Le frasi che l’attaccante argentino disse qualche anno fa, ad  oggi fanno scalpore. Sono frasi decisamente molto attuali e sembrano richiamare perfettamente qualcosa che sta accadendo in queste settimane e questo qualcosa potrebbe cambiare parecchio, il futuro del calcio italiano.

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Non lo avrebbe mai fatto: le parole dell’argentino oggi fanno scalpore (LaPresse)

In un’intervista risalente al 2015, Dybala dichiarò: “Io voglio giocare nell’Argentina e se non ci riuscissi dovrei farmi domande e non cambiare bandiera perché in altre squadre c’è meno concorrenza. Non sarei felice in una Nazionale che non sento mia”. Una scelta di cuore che ha ripagato indubbiamente, visto che poi Dybala è diventato campione del mondo con l’Albiceleste.

Questo aneddoto è stato rivelato da Francesco Ceravolo, ex ds del Palermo, che a Sportitalia ha raccontato: “Ai tempi del Palermo Dybala poteva diventare un giocatore della nazionale italiana per le sue origini. Me lo confidò il ct di allora, Antonio Conte. Quando glielo dissi, Paulo mi rispose senza pensarci un attimo: “Sono argentino e voglio giocare con la Seleccion”.

l’attaccante argentino rifiutò la nazionale italiana

Un aneddoto che risuona molto attuale oggi, con la nazionale italiana che è alla ricerca di giocatori stranieri ma di origini nostrane da inserire nella squadra. L’ultimo arrivato è Mateo Retegui, che ha fatto la sua scelta: giocherà con l’Italia e ha perso per sempre la possibilità di vestire la maglia dell’Argentina. Tutto il contrario di quello che fece Dybala. Coraggiosa la scelta dell’attaccante della Roma, che all’epoca del Palermo (la squadra che lo ha portato in Italia) non era ancora stato convocato nella nazionale maggiore.

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Dybala (LaPresse)

Ma la scelta è stata difficile anche per Retegui. Il ragazzo ha 23 anni e tutta la prospettiva di poter diventare un giocatore importante, e quindi anche sperare di finire nel giro della nazionale argentina. Invece, ha preferito optare per l’Italia e giocarsi le sue carte in azzurro. In più non conosce la lingua e non era mai stato nel nostro paese: sicuramente per lui un percorso in salita e di certo non semplice.

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