Il tecnico si dice sicurissimo delle qualità del suo pupullo: contro il Sassuolo è arrivata l’ennesima prova del suo strabiliante talento.
Napoli sogna, il Napoli invece domina la Serie A dall’inizio dei giochi e pare che nessuna squadra abbia le qualità per fermarlo. Tralasciando la parentesi Inter, alla prima della ripresa del campionato, gli azzurri hanno solo vinto portandosi al primo posto in solitaria e confermando le cose straordinarie viste fino allo stop del torneo causa Mondiale. Oggi tutti applaudono i partenopei, anche i più scettici che magari non credevano in una impresa di siffatto valore. Nella notte di Reggio Emilia, in un Mapei Stadium che sembrava una curva del Maradona, Spalletti ha per l’ennesima volta dimostrato di sapersela giocare anche con le squadre, come il Sassuolo di Dionisi, che non rinunciano a proporsi offensivamente e a tentare di affondare la retroguardia azzurra.
Difatti la partita è stata poco scontata: il Napoli ha iniziato bene ma ha poi subito i guizzi dell’ottimo Laurentiè, il vero asso nella manica di Dionisi. Il tecnico ex Empoli tuttavia non ha potuto fare tanto per frenare la forza e la freschezza di Kvaratskhelia e di Osimhen, i due fenomeni azzurri che ricordano i tempi d’oro maradoniani.
Napoli, Spalletti elogia Osimhen
L’artefice di questo capolavoro, che i tifosi del Napoli sperano possa ripetersi anche in Europa, è ovviamente Luciano Spalletti. Ha plasmato una rosa in estate mentre tutto l’ambiente mugugnava, ha lucidato il diamante georgiano Kvaratskhelia e, soprattutto, ha trasformato radicalmente Victor Osimhen. E proprio sul nigeriano l’ex tecnico di Roma e Inter non ha dubbi, anche quando segna a più non posso vuole continuare a stupire. Difatti contro i neroverdi ha corso come un pazzo anche quando aveva le batterie scariche: quest’anno sembra avere una marcia in più rispetti a tutti gli altri numeri nove italiani e, perché no, anche europei nell’attesa di vederlo in Europa contro l’Eintracht Francoforte.
“Osimhen fa questi strappi anche quando dice ‘non ce la faccio più’. Fa due metri che poi diventano 200: rinocrre tutti finché conquista palla”. Poi chiarisce le sue condizioni fisiche: “Niente di particolare, solo un pò di stanchezza“.