La trasferta è un disastro totale: i tifosi sono infuriati

Crollano sul prato dell’Olimpico e pagano il non essere mai scesi in campo: ora la classifica si è complicata.

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La trasferta è un disastro (LaPresse)

Stefano Pioli non riconosce più il suo Milan. Contro la Lazio non ci ha nemmeno provato a mettere in difficoltà la squadra di Sarri che, dal canto suo, ha dimostrato di comandare la partita optando per un palleggio intelligente e fluido. Il Sarriball per intenderci, alla sua massima potenza. La Lazio ha messo a nudo tutta la debolezza di questo Milan che soprattutto dietro sembra aver perso i suoi punti di riferimento. A partire dal portiere, Tatarusanu, sempre meno capace imitare Maignan e gestire la rertrogaurda rossonera. Calabria e Kjaer in particolare non sanno più gestire la palla dal basso in modo da ripartire con i propri centrocampisti.

La Lazio ne ha approfittato e con due reti a tempo, firmate prima da Milinkovic-Savic e Zaccagni e poi da Luis Alberto e Felipe Anderson, ha tagliato le gambe al timido Milan.

Milan, Pioli dove sei?

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Stefano Pioli (LaPresse)

Alla sosta tutti avevano puntato sul crollo del Napoli che invece ha continuato a giocare alla sua maniera, dimostrando la propria indiscutibile forza in tutti i reparti. Il Milan invece sembrava pronto alla grande rimonta, erano “appena” otto i punti di distanza dai partenopei dopo la sosta. Eppure l’anno nuovo è iniziato con una vittoria, sofferta a Salerno, ma era chiaro che si trattava solamente di un fuoco di paglia. Basti guardare le successive partite: nelle ultime cinque gare sono arrivate tre sconfitte, compreso il ko di Riyad contro l’Inter. Troppo poco per inseguire la corazzata di Spalletti. Non é che i cugini stiano facendo meglio, ma il Milan appare molto più debole dal punto di vista complessivo del gioco.

E di chi è la colpa? Di Pioli? Dei calciatori o della dirigenza? Tutti hanno una propria percentuale di colpa, ma è anche vero che la dirigenza non ha messo mano al portafoglio per sistemare una situazione difensiva disastrosa. E per questo occorreva almeno un centrale forte e di esperienza internazionale che avrebbe preso per mano i pur forti Kalulu e Tomori che peccano ancora poca esperienza. Quindi la colpa è di tutti, ma è chiaro che con tante defezioni Pioli non può fare più di tanto.

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