La Serie A chiede l’elemosina: l’ultima folle idea del calcio italiano

Dopo il ‘successo’ della Supercoppa italiana, la Serie A sta pensando a una grande novità per le prossime stagioni: un’idea rivoluzionaria che sembra nascondere, e nemmeno tanto bene, il bisogno di guadagnare qualche spicciolo in più.

La Serie A deve diventare un campionato sempre più internazionale. Questo sembra essere il grande obiettivo del calcio italiano, impegnato nel rimodernarsi, nel cambiare la propria immagine, nel diventare più appetibile per i nuovi mercati. C’è bisogno di novità in grado di impattare sulle platee. La strada scelta, però, non sembra proprio quella più rispettosa dei tifosi. Almeno di quelli italiani. Lo dimostra l’ultima folle idea balenata nelle menti dei vertici del nostro calcio, pronti a svendere il campionato per racimolare qualche milioncino in più.

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Supercoppa Arabia (LaPresse)

Per carità, inutile nascondersi dietro un velo di ipocrisia. Qui il salame da davanti agli occhi lo abbiamo tolto tutti da un pezzo. Lo sappiamo bene che gran parte dei nostri club più importanti, e quindi l’intero movimento, con poche eccezioni, è con le pezze sui pantaloni. Urge cercare nuovi introiti, quelli garantiti, quasi certamente, da quei mercati che al momento appaiono ancora “esotici”, ma che presto potrebbero diventare l’ancora di salvezza del calcio mondiale.

Tuttavia, la sensazione è che certe idee siano proprio l’ultima spiaggia di chi da tempo boccheggia per cercare di sopravvivere al naufragio. Un modo per chiedere l’elemosina nascondendo la mano, camuffando un’iniziativa che ha poco di sportivo e molto di economico come in un tentativo per cercare di rendere più internazionale il nostro calcio, a discapito di chi, per sostenere questo calcio, ha investito anni, denaro e passione.

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Il calcio italiano esce dai confini: che smacco per i tifosi

Abbiamo appena assistito all’ennesima Supercoppa italiana disputata molto lontano dal nostro paese. Negli scorsi anni abbiamo visto il trofeo girare da Pechino a Doha, prima di arrivare a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, che ha adottato con gioia questa competizione di contorno, per dimostrare al mondo la propria evoluzione.

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Gravina (LaPresse)

Proprio seguendo la scia di questo successo la Lega potrebbe decidere molto presto di trasformare il format del trofeo, coinvolgendo quattro squadre in un mini torneo da disputare ovviamente proprio in Arabia. Una decisione che porterebbe nelle casse della Lega circa 23 milioni di euro.

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Ma non finisce qui. Le menti brillanti che guidano il nostro calcio, come riferito da La Gazzetta dello Sport, sono infatti tornate ad accarezzare l’idea di portare non una partita, non un trofeo che da sempre poco interessa agli italiani, ma un’intera giornata di campionato all’estero. Con buona pace di tutti quei tifosi che ogni anno si sacrificano per investire negli abbonamenti allo stadio o nei singoli biglietti, e che a questo punto, se proprio volessero continuare a seguire la propria squadra, dovrebbero imbarcarsi in un viaggio assurdo fino al Medio Oriente. Se non è una follia, poco ci manca.

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