Ci sono giocatori che amano talmente il calcio che non vorrebberlo lasciarlo più. Lo spagnolo ex Fiorentina è uno di questi.
Quanti calciatori possono vantare di giocare a quarant’anni suonati e non in un campionato di basso livello bensì nella Liga Spagnola? Pochissimi, si contano sulle dita di una mano. Del resto pochi atleti riescono ad arrivare integri a quell’età, figuriamoci poi giocare in una squadra comunque molto ambiziosa e con alle spalle campionati importanti. Ebbene lui ci è riuscito, è riuscito non solo a mantenere integro il suo fisico riuscendo a giocare persino in Europa, ma ha dimostrato una classe di altri tempi, innata e in un certo senso spregiudicata. Grazie al suo comportamento in campo e fuori riesce sempre a dimostrare tantissimo amore per il “suo” Betis Siviglia.
Betis, Joaquin l’immortale: si presenta con la bombola di ossigeno
Joaquin non è una novità che sia una persona estroversa e simpatica a tal punto da sembrare uno strafottente. E invece nel corso dei suoi anni ha dimostrato tanto cuore per la sua città, Siviglia, per la sua squadra e per quei tifosi che lo incitano sempre in campo nonostante non sia il titolare fisso di Manuel Pellegrini, allenatore del Betis. Ma a lui non importa e quei minuti che l’ex allenatore del Manchester City gli concede sono abbastanza per dimostrare di avere un talento smisurato. Un talento che si spera possa convincere la società a rinnovargli il contratto in scadenza a giugno. E allora Joaquin cosa fa? Si presente negli spogliatoi, poco prima di iniziare gli allenamenti, con una bombola di ossigeno in mano per dimostrare da una parte che uno come lui ride e scherza su tutto, e dall’altra intende dare un messaggio alla società dicendo di sentirsi ancora in forma.
Un personaggio davvero folle e incredibile. Che anche in Italia ha mostrato una grande parte del suo talento riuscendo ad entrare nel cuore dei tifosi della Fiorentina soprattutto per un gol segnato alla Juventus il 20 ottobre 2013. Ancora oggi lo considera come uno dei gol più importanti della sua lunghissima carriera da calciatore.