Calciomercato, giocatore paga di tasca sua per giocare in Terza Divisione

Un calciatore lascia la Liga, la Serie A spagnola, per andare a giocare in Terza Divisione, la nostra Serie C. E lo fa addirittura pagando di tasca sua il trasferimento

Il calciomercato è iniziato e i tifosi si aspettano grandi trasferimenti a suon di milioni. Qualcosa si sta muovendo, come ad esempio il trasferimento di Enzo Fernandez al Chelsea per più di 120 milioni. Ma ci sono anche storie molto diverse e sicuramente più suggestive.

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Calciomercato, giocatore paga di tasca sua per giocare in Terza Divisione (LaPresse)

Non è detto che debbano essere sempre le squadre a pagare i trasferimenti. Talvolta può essere anche uno stesso calciatore a sborsare soldi di tasca sua per cambiare squadra. E’ il caso di Lucas Perez, giocatore del Cadice, penultimo in Liga (la Serie A spagnola) con appena 12 punti in 15 partite. L’attaccante galiziano è il miglior calciatore della sua squadra: ad esempio, ha segnato la rete del decisivo pareggio contro l’Almeria. L’ultima risorsa per il disperato Cadice, che dopo questa partita ha ricevuto una pessima notizia. Lucas Perez, infatti, andrà via.

Paga 500mila euro di tasca sua per andare a giocare in Terza Divisione

Giocherà nel Deportivo La Coruna, la sua squadra del cuore. Lucas è nato proprio a La Coruna, e nella squadra locale ha giocato tra il 2014 e il 2018. Poi l’opportunità di giocare nell’Arsenal e il ritorno in Spagna. Intanto il Deportivo era retrocesso, ma nel 2020 è crollato addirittura in Terza Divisione, la nostra Serie C. Un tracollo storico, che indotto l’attaccante 34enne a fare una scelta di vita. Pur di aiutare la squadra del cuore ha deciso di andarsene a tutti i costi, pagando il suo club di tasca sua per liberarsi.

la liga
(LaPresse)

493mila dati da Lucas Perez al Cadice, più 507mila pagato dal Deportivo La Coruna, che di più non poteva spendere. Una cifra (poco sopra il milione) che ha indotto il Cadice ad accontentare l’attaccante e lasciarlo partite. Una bellissima storia di calcio, con 7mila tifosi ad accogliere il loro eroe, che ha poi detto. “Non mi interessano i soldi. Volevo tornare a casa e aiutare la mia squadra negli ultimi miei anni di carriera”.

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