La Lazio ha perso malamente nel primo incontro stagionale dopo la sosta. Una brutta prestazione che ha impedito ai biancocelesti di rimanere saldamenti quarti.
Il ritorno della Serie A è stato fantastico per alcuni, traumatico per altri. Basti pensare alla caduta del Napoli di Spelletti a Milano o alla buia prestazione dell’Atalanta contro lo Spezia. In poche parole ci si aspettava una certa difficoltà da parte di alcune squadre nel recuperare la forma perduta. Tra queste non possiamo non citare la la Lazio di Maurizio Sarri la quale non solo ha perso contro il Lecce, ma ha addirittura subito la beffa della rimonta dopo averla sbloccata con il solito Ciro Immobile. Sarri ha cercato di minimizzare alla conclusione della gara, ma alla fine non ha potuto non dire che effettivamente il Lecce ha meritato di portarla a casa.
Lazio, Sarri: “Ho sbagliato un cambio”
Oltre al danno anche la beffa, nel senso che sempre Sarri ha commesso una serie di errori banali di valutazione decisamente non da lui, che potrebbero aver avuto il loro peso sull’economia della partita, inizata come detto molto bene dai biancocelesti. Il tecnico laziale ha in breve ammesso di aver commesso un errore strategico, frutto della pressione che la panchina ha subito dopo il doppio vantaggio del Lecce.
Sarri ha dapprima elogiato la buona prestazione del Lecce sottolineando l’aspetto secondo il quale meritava di vincere e poi ha parlato della condizione psicofisica dei suo ragazzi: “Il Lecce ha fatto una buona gara e noi perdiamo, quindi capiamo che siamo inferiori”, spiega l’allenatore, affermando poi che ha intenzione ancora di voler lavorare con la testa dei suoi calciatori.
Poi tira fuori il caso Milinkovic-Savic, ammettendo che effettivamente non voleva sostituirlo e che era sua intenzione dargli ancora spazio: “Non volevo cambiarlo, prima del pari del Lecce si parlava di una sua sostituzione, ma poi tutto è cambiato in poco tempo”, ammette l’allenatore toscano. “Un semplice errore di comunicazione con lo staff, abbiamo fatto una sostituzione che non avevamo pianificato. Poi ammette: “Siamo andati sicuramente in confusione anche in panchina”.