Tutto è bene quel che finisce bene. Almeno per i tifosi italiani che non tengono alle fortune del Napoli. Dopo circa cinquanta giorni di sogni e speranze, con milanisti, juventini, laziali, romanisti e tutti gli altri aggrappati all’Inter per poter mantenere in vita il campionato dopo il Mondiale, è arrivata la tanto attesa sconfitta degli uomini di Spalletti. Una sconfitta meritata, frutto di una giornata ‘no’ di molti giocatori e di qualche scelta opinabile dello stesso mister. Ma a Napoli a far discutere, nel day-after, è anche l’arbitraggio. Non tanto per episodi gravissimi, quanto per una condotta di gara non proprio limpida, e a quanto pare ‘ispirata’ all’arbitro Sozza da Samir Handanovic.
Capitano vero, l’estremo difensore sloveno a quanto pare riesce a decidere le sorti della sua squadra anche stando comodamente seduto in panchina, e con interventi forse anche più decisivi della più plastica delle parate.
Sui social è infatti diventato virale nelle ultime ore un video, abbastanza clamoroso, che dimostra quanto Handanovic abbia influito sul risultato della gara del Meazza. In maniera lecita, fino a prova contraria, anche se bastano queste immagini, chiare e limpide, per far sorgere più di un dubbio sulla legittimità anche di questo campionato.
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Parliamoci chiaro e con franchezza: la sconfitta del Napoli, o meglio la vittoria dell’Inter, non è stata determinata nella prima gara del 2023 dall’arbitraggio. O almeno non in maniera chiara ed evidente. Gli uomini di Inzaghi, pur rinunciando a giocare a calcio, sono apparsi più convinti, più cattivi, più pronti all’agonismo del rientro dalle vacanze. Quelli di Spalletti no. I padroni di casa hanno costruito almeno tre chiare occasioni da gol. Gli ospiti non più di una e mezza, compresa quella di Raspadori degli ultimi minuti.
Insomma, se c’era una squadra che ha meritato i tre punti, è di certo l’Inter. Eppure, che a Napoli qualcuno sia risentito è naturale, soprattutto quando al fastidio per una certa direzione di gara si aggiungono immagini inquietanti.
Fin dai primi minuti, infatti, l’arbitraggio di Sozza è apparso permissivo, ma oltre il consentito. Da tempo ormai si promuove un arbitraggio “all’inglese”, facendo passare con questa formula per buono un arbitraggio che, semplicemente, non fischia i falli. Perché, se è vero che non deve essere punito ogni minimo contatto, è altrettanto vero che va salvaguardata la salute dei giocatori. E nel match di San Siro, che Kvaratskhelia sia riuscito a uscire dal campo sulle sue gambe, è quasi un miracolo.
Ma ad ogni cosa c’è una spiegazione, e a darla stavolta è un video che dimostra come ieri, Sozza, stesse semplicemente seguendo delle indicazioni. Che a qualcuno possono sembrare un consiglio, anche scherzoso, ma che con il tono utilizzato assumono quasi le sembianze di un imperativo:
Insomma, Sozza doveva fischiare poco, e così è stato. Nessuno potrà mai dimostrare che sia stato questo a determinare il successo nerazzurro ai danni della spaesata capolista. Una cosa però è certa: i giocatori, sapendo che sono inquadrati in determinati momenti, farebbero meglio a mordersi la lingua. Perché un calcio dominato da squadre sotto indagine per falso in bilancio e altre ‘graziate’ dopo aver vinto uno scudetto senza pagare gli stipendi, quel che servirebbe è un minimo di credibilità. E immagini come queste mettono a dura prova quella già debole fiducia che i tifosi italiani continuano ad avere.
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