Che lo sport americano sia esemplare sotto moltissimi punti di vista, non è una sorpresa. Dal punto di vista gestionale, organizzativo, democratico, l’America “brutta e cattiva” ha molto da insegnare a noi egocentrici europei. Eppure, sul fair play non è che le differenze siano poi molte. Basti pensare a quanti comportamenti scorretti si vedono tutte le sere sui parquet dell’NBA, con colpi bassi a non finire e anche qualche rissa clamorosa, come quella che ha coinvolto in una recente partita i Detroit Pistons e gli Orlando Magic.
Non è la prima volta, tra l’altro, che da Oltreoceano arrivano immagini di una violenza sorprendente. Quel che sorprende di più è che, però, a diventarne protagonisti sono spessi anche alcuni dei più interessanti talenti del capitano americano.
Una scena da Far West come quella che abbiamo visto a Detroit, nello stesso teatro di un’altra rissa storica, quella del 2004 tra Pistons e Pacers, è però talmente assurda da non aver quasi alcun precedente, completata tra l’altro anche da una coda polemica nelle dichiarazioni.
Ricostruiamo l’episodio prima di vederlo con i nostri stessi occhi. Siamo sul finire del primo tempo, e i Pistons sono avanti di quasi venti punti. Hayes si lancia all’inseguimento di un pallone nei pressi della linea laterale, non lontano dalla panchina di Detroit. Mo Wagner gli è davanti, ma non può prendere il possesso del pallone per non incappare in una violazione di campo. Nel momento in cui vede Hayes superarlo, quindi, lo sbilancia con un contatto d’anca, mandandolo a franare al di fuori del campo, proprio tra le braccia dei suoi compagni di squadra. Non l’avesse mai fatto…
La reazione immediata è proprio di Hayes, che si rialza di scatto e colpisce da dietro con un pugno in testa l’avversario, lasciando momentaneamente senza sensi il rivale. Basta questo gesto per far scattare tutti i giocatori dei Pistons e buona parte di quelli dei Magic, dando vita a una scena degna del più acceso dei derby sudamericani.
Ovviamente una scena così vergognosa non può che comportare delle sanzioni immediate. Wagner viene espulso, così come Hayes e Hamidou Diallo. E al termine del match Dwane Casey, allenatore di Detroit, non le manda a dire: “Mi devono spiegare perché tutti i giocatori dei Magic che hanno lasciato l’area della loro panchina non sono stati sanzionati“. Insomma, una partita a dir poco calda. Anche questo è sport, anche se non proprio il lato più sano…
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