Luciano Moggi a tutto tondo sulla Juventus: “Perché non riaprire anche Calciopoli?”

Sicuramente uno dei personaggi discussi nel panorama calcistico, Luciano Moggi in qualche modo fa sempre parlare. Dopo i rimandi allo scandalo Calciopoli ecco che l’ex dirigente della Juventus si è reso protagonista di un intervento nell’assemblea degli azionisti della Vecchia Signora definito da molti come uno show. A calciomercato.it a TvPlay,in onda su twitch il nativo di Monticiano ha detto la sua su tutte le questioni calde in casa piemontese.

Il terremoto Juventus sta ricordando a tantissimi quanto successo nel 2006, con lo scandalo di Calciopoli che portò a uno scossone devastante per il calcio italiano. Tante squadre punite e la Vecchia Signora stangata con la retrocessione in Serie B. In tanti individuano in Luciano Moggi il deus ex machina di quanto emerso e la sua figura è tornata a far discutere quando è intervenuto all’assemblea dell’azionisti della Vecchia Signora e calciomercato.it su TvPlay, in onda su Twitch, lo ha raggiunto per alcune spiegazioni: “Ho soltanto detto qualcosa che si può dire tranquillamente. Se si apre un capitolo nuovo già chiuso non vedo perché non se ne debba aprire un altro. Cosa c’è nella chiavetta? Ci sono tutte le intercettazioni di Calciopoli, tutti. Si possono tranquillamente ascoltare e stabilire chi erano i veri colpevoli. Io non faccio questo per incolpare. Assolutamente no.  Perché la gente è tranquillamente libera di decidere tra virgolette chi ha fatto e chi non ha fatto. Ho soltanto fatto questo per discolparmi di colpe che non ho mai avuto”. 

C’è anche chi parla di un accanimento delle istitutizioni nei confronti della Juventus mentre altre squadre non sono state punite: “Non credo che ci siano accanimenti particolari, però come diceva sempre il presidente del Coni Gianni Petrucci “Chi vince troppo non fa l’interesse del proprio sport”, e la Juventus vinceva sempre. Ecco perché probabilmente è nata Calciopoli” a questo punto viene da chiedersi se effettivamente ci possano essere delle analogie rispetto al caso plusvalenze e stipendi e su questo Luciano Moggi si espone: “Alcune analogie ci sono. Però mentre Calciopoli era stata fabbricata da altri con un’operazione direi anche di certe persone vicine, questo è un qualcosa che dipende esclusivamente dalla Juventus. Io non conosco le carte per dire hanno fatto bene o male, certamente se riaprono il capitolo delle plusvalenze avranno trovato elementi nuovi per riaprirle. Questo qui mi impone di dire allora se aprite queste qui già chiuse perché non riaprite calciopoli che di cose nuove ce ne sono a Iosa? Come fascicoli occultati, intercettazioni tagliate a metà, quelle che facevano comodo…tutte un insieme di cose che sicuramente portate alla luce fanno capire che calciopoli era Farsopoli come dicono in tanti”.

Luciano Moggi si racconta a TvPly tra Calciopoli e plusvelenze
Luciano Moggi si racconta a TvPly tra Calciopoli e plusvelenze

Si torna poi sull’assemblea e su chia ha definito il suo uno show per quanto concerne quanto fatto e per la chiavetta data ad Andrea Agnelli: “Io non faccio nessuno show né ho interesse a farlo. Devo dire che queste cose le combatto non per me stesso, perché a me proprio di Calciopoli importa poco. Le combatto per quelli che alcuni sono morti, altri hanno perso il lavoro…e questo mi impone di dare voce a queste persone che sostanzialmente hanno patito e sofferto. Ho detto “a Natale mi farò un regalo”, e il regalo è questo. Non è che vuole significare che io praticamente debba dire ” voi dovete capire che non siamo colpevoli”. No…sentite quello che viene detto e stabilite tutti quanti chi erano i veri colpevoli o non erano colpevoli nessuno. Perché voi a Napoli saprete tranquillamente che il dottor Giandomenico Lepore che era il capo del pool al tempo di calciopoli quando io ho parlato in televisione a Report e ho detto che il calcio doveva essere processato a 360 gradi ha detto “Ha ragione”. Li hanno fermati dal farlo? Dovevano fermarsi completamente allora”

In tanti poi parlano di un Luciano Moggi ancora attivo in ambito sportivo, con tanti consigli dati in primis allo stesso Andrea Agnelli: “Io non sono consigliere di nessuno. Io devo dire che sportivamente hanno fatto cose eccezionali. Come bilanci vedendo quello che sta succedendo può darsi pure che abbiano sbagliato diverse cose. Su questo non discuto ma siccome non conosco non posso mettermi a fare considerazione. Io non voglio entrare nel merito di una cosa che non conosco. E’ chiaro che hanno speso tanto, ma hanno vinto anche tanto. Giudicare gli altri su cose che non conosco non mi va”

Qualche rimpianto su come però la Juventus si sia difesa in quel di Calciopoli c’è: “Che si sia difesa male sicuro. Anche perché l’avvocato Zaccone che divendeva la Juve accettò la Serie B con penalizzazione. Già questo poteva indicare la colpevolezza dei dipendenti. Peccato per lui però la sentenza finale di quel processo raccontò campionato regolare nessuna partita alterata. La difesa non è stata certamente eccezionale” 

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