Ancelotti, il rifiuto è spiazzante: “Resto al Real Madrid”

Carlo Ancelotti ha fatto un annuncio molto chiaro: “Resto al Real Madrid fino al 2024”. In questo modo ha rifiutato un’offerta prestigiosa

Carlo Ancelotti si è goduto una stagione di grandissimi successi che lo hanno portato dritto nella storia. Di fatto è il miglior allenatore di sempre, e si è goduto la finale di Coppa del Mondo da spettatore.

Uno spettacolo il match tra Argentina e Francia, magari sognando di vedere finalmente un giorno Mbappé vestire la maglia del suo Real Madrid. E proprio la squadra spagnola dovrebbe rappresentare ancora il futuro del tecnico italiano. Si è parlato molto di lui per quanto riguarda il Brasile: i verdeoro sono usciti anche da questo Mondiale, eliminati ai quarti dalla Croazia ai rigori. Fa malissimo ai brasiliani vedere l’Argentina trionfare, e a maggior ragione i tifosi invocano la svolta. Avere tantissimi giocatori forti non basta. Si chiede a gran voce l’arrivo di un allenatore europeo che dia ordine e faccia giocare la squadra nel modo giusto. Tra quelli più ambiti c’è appunto Carlo Ancelotti, che ha allontanato questa idea”.

Carlo Ancelotti ha già fatto la scelta per il suo futuro

Di fatto un clamoroso rifiuto: “Allenare il Brasile un giorno? Il futuro non lo conosco, preferisco vivere alla giornata – ha detto Ancelotti a Radio 1 – ormai sono anzianotto, mi trovo bene in Spagna. Abbiamo ancora tanti obiettivi da raggiungere. Per pensare al futuro c’è tempo”. E a voler ribadire che non pensa affatto al Brasile ha detto: “Ho un contratto che terminerà nel 2024. Come ho già detto più volte se il Real Madrid non mi manda via io non mi muovo”.

Il Brasile, quindi, dovrà cercare un altro allenatore, con l’intenzione di prendere un tecnico con mentalità europea che non lasci solo l’estro sfrenato come qualità principale della squadra. Di certo non sarà Ancelotti, che da quando è tornato al Real Madrid ha trovato la sua dimensione definitiva, consacrandosi come l’allenatore più vincente della storia del calcio. Altro che Brasile allora, Carletto si guarda bene a mettersi nei “casini” della squadra verdeoro e un gruppo di tanti funamboli, sicuramente difficile da gestire.