Dopo la cocente eliminazione dal Mondiale ecco che dal Portogallo arrivano nuove notizia circa il potenziale sostituto di Santos.
Il Portogallo ancora non si capacità per la sconfitta ottenuta contro il Marocco. Un 1-0 pesantissimo che ha tagliato le gambe a una squadra che era intenzionata almeno ad arrivare nelle prime quattro. Invece la difesa marocchina ha evitato ogni pericolo portoghese, con Fernando Santos che ha avuto difficoltà a gestire uno spogliatoio colmo di campioni già affermati e di ragazzi giovani, ma già pronti.
Si riflette ora già sul futuro della nazionale lusitana: chi sarà il possibile sostituto dell’ormai ex commissari tecnico? Tanti i nomi in testa alla dirigenza della federazione portoghese, ma al momento solo uno ha davvero la possibilità concreta di una firma immediata.
Portogallo, per la panchina si pensa a Mourinho
Proprio lui, l’uomo che la federazione portoghese ha corteggiato per anni è ora sul taccuino della nazionale. Il tutto avviene mentre la Roma è già in partenza proprio per il ritiro di Algarve (Portogallo). Qui la formazione giallorossa affronterà tre nuovi test prima della pausa natalizia. Cadice, Casa Pialunedì e Waalwijk saranno le tre le squadre che i giallorossi affronteranno in amichevole dopo aver iniziato i primi allenamenti. Mourinho in queste tre partite dovrà valutare al meglio alcuni aspetti, tra i quali la tenuta mentale dei propri calciatori che nei primi mesi di campionato hanno più volte commesso errori banali. Errori che Mou non ha mai tollerato (basti pensare allo spinoso caso Rick Karsdrop).
Ma, tornando al Portogallo, A Bola ha deciso di far preoccupare i suporters giallorossi: secondo il quotidiano infatti la FPF (federazione di calcio portoghese) vorrebbe dare a Josè Mourinho le chiavi della nazionale. Il che si tradurrebbe in un addio automatico alla Roma, ma non è proprio così. Infatti, sempre il quotidiano avvisa che la FPF sarebbe concorde nel dare allo Special One l’oppourtinità di allenare sia la Roma che il Portogallo. Il che sarebbe un qualcosa di rarissimo, poiché negli ultimi sono stati veramente pochi gli allenatori che hanno sia allenato una nazionale che un club.