Bellinazzo sul caso Juventus spiega: “La manovra stipendi può cambiare gli scenari”

Il caso Juventus continua ad essere il tema centrale del calcio italiano durante questo mese di dicembre. L’inchiesta Prisma sta facendo discutere, anche perché ogni giorno emergono nuovi dettagli. Ai microfoni di calciomercato.it su TvPlay, in onda su Twitch, Marco Bellinazzo, giornalista esperto di calcio e business, ha dato la sua su quanto emerso fino ad oggi.

Senza la Serie A a far discutere è inevitabile che il tema centrale del calcio italiano sia l’inchiesta Prisma che coinvolge la Juventus e, almeno stando alle indiscrezioni, potrebbe non limitarsi alla Vecchia Signora. Ogni giorno emergono nuovi dettagli e per commentare gli ultimi sviluppi ha parlato a calciomercato.it su TvPlay, in onda su Twitch, ha parlato il giornalista esperto di calcio e buisness Marco Bellinazzo: “Paradossalmente sul fronte Juventus la situazione è molto chiara, a mio avviso bisogna cercare di essere il più possibile equilibrati, senza essere negazionisti, ma professionisti quali sono i giornalisti che cercano di analizzare i dati”.

Bellinazzo sulla Juventus
John Elkann e Andrea Agnelli (Ansa Foto)

Giudizi forse in certi casi ancora troppo affrettato per quanto emerso dall’inchiesta: “Bisogna avere tutti i dati per i giudizi, parliamo di accuse gravi, che portano a reclusioni anche fino a cinque anni. C’è da capire dal punto di vista tecnico contabile se tutto quel discorso fatto sulla manovra stipendi sia stato poi contabilizzato tempestivamente e correttamente come la Juventus ritiene di aver fatto o se ci sono irregolarità come ritengono invece Procura e Consob”. Una fattualità che ovviamente cambierebbe prepotentemente gli scenari: “Su questo fronte non c’è stata ancora una pronuncia e un’assoluzione come avvenuto invece sul fronte plusvalenze”.

ll giornalista però, ad oggi, si sente di escludere lo scenario più grave, ovvero quello di una retrocessione in Serie B: “Avverrebbe solo nel momento in cui fosse verificato che senza quei soldi la Juventus non sarebbe stata in grado di iscriversi, ma essendoci stati due aumenti di capitale importanti in questo triennio mi sembra un’opzione marginale, non da escludere, ma marginale. Questo da quanto sta emergendo negli atti resi pubblici almeno, però ci sono sicuramente atti importanti ancora secretati e quindi bisogna vedere se lì sono emersi dati che facciano pensare a un falso bilancio più grave di quanto fino ad ora emerso”.

La politica in questo momento si sta occupando del calcio, anche se per ora il Decreto Salva Calcio spinto da Claudio Lotito è stato bocciato dal governo: “Credo si concederà una rateizzazione quinquennale, ma non ad hoc. Il calcio italiano fa di tutto per farsi odiare e ritenere un sistema in cui vige la mancanza più assoluta di etica e moralità e soprattutto di rigore contabile, al di là del merito della questione Juventus, ma in generale il calcio italiano genera scandali in continuazione; quindi, la politica non è propensa ad aiutarlo”.

Marco Bellinazzo sullo scandalo Juventus
Marco Bellinazzo a TvPlay ha dato la sua sull’inchiesta Prisma

Si parla però di un’industria importante e che dà tanti posti di lavoro, quindi si arriverà a una soluzione, anche se secondo Bellinazzo manca attualmente più che altro serietà nelle riforme: “Il mondo del calcio avrebbe dovuto chiedere la restituzione straordinaria di una fetta maggiore dei contributi che versa allo Stato, ma offrendo riforme serie per rilanciare il calcio italiano in tutta la filiera, chiedendo allo stato un intervento ordinato e serio, con un piano per ricostruire gli stadi in tempi più brevi, una redistribuzione più equa dei soldi, la Lega Pro deve avere la sua funzione, la B la sua etc… la D prende solo l’1% e ha un milione di tesserati. Se non si fanno degli Stati Generali del calcio in cui ogni membro si impegna seriamente a fare la sua parte parleremo sempre di rateizzazioni, politica, etc…“.

La FIGC intanto sta intanto raccogliendo i nuovi dati emersi nelle indagini della Procura di Torino e si attende una decisione in merito all’apertura di nuovi processi: “E’ un atto dovuto e necessario per la procura federale aprire un filone sulla manovra stipendi, potrebbe in realtà anche aprire un filone plusvalenze qualora emergessero dati nuovi che mostrassero un dolo. Trattandosi della questione stipendi di una cosa però molto tecnica bisognerà vedere se ci sono subito gli estremi per aprire un processo agli organi di giustizia federale o se si attenderà di vedere se ci sarà maggiore chiarezza dal processo penale, non è semplice decriptare i problemi nelle manovre stipendi. Mi aspetto un’apertura rapida della procedura ma poi bisognerà vedere cosa vorrà fare la Procura”.

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