A poche ore di distanza dalla vittoria dell’Argentina contro l’Australia, il portiere è sicuro della forza della rosa e, in particolare, delle capacità del suo numero dieci.
I Mondiali in Qatar sono ormai entrati nel vivo, con le squadre favorite per la vittoria finale impegnate negli ottavi di finale. Ieri la Francia e Inghilterra hanno surclassato Polonia e Senegal, mentre nella giornata di sabato l’Argentina ha battuto la Polonia di Zielinski e Lewandowski. L’Albiceleste ha beneficiato del solito incredibile Lionel Messi, capace da solo di guidare una intera nazionale.
Propria la stella del Paris Saint Germain ha aperto le marcature alla sua solita maniera: serpentina in area di rigore e piattone di sinistro che non ha lasciato scampo all’estremo difensore Ryan. Messi proprio ora sta dimostrando di essere un vero e proprio trascinatore dopo che da anni era considerato dal punto di vista caratteriale molto debole.
Argentina, Emiliano Martinez è l’altro protagonista
A pochi secondi dal fischio finale, l’Australia ha avuto la possibilità di pareggiare il match, ma la conclusione dei Canguri è stata schermata alla grande dall’altro protagonista del match, quello più silenzioso per intenderci, ovvero Emiliano Martinez. Senza di lui molto probabilmente gli australiani avrebbero avuto qualche chance in più per pareggiare e portarla ai supplementari.
Il portiere, dopo la partita vinta, ha concesso una piccola intervista nella quale ha parlato sì della vittoria contro l’Australia, molto bella a livello emozionale, ma anche del fatto che, oltre a Leo Messi, c’è una squadra che lo supporta. Perché se è vero che il numero dieci è di un altro pianeta, è anche vero che la squadra conta tantissimo, come è normale che sia. “Hanno segnato un gol dal nulla e il finale di gara è stato in salita per noi. Per me è il primo mondiale, cerco di fare il meglio che posso. Sono tranquillo e questa è la cosa più importante”, ha affermato il portiere dell’Aston Villa. “Messi? Ci trascina quando ne abbiamo bisogno e noi dobbiamo aiutarlo. È il 99,9% della nostra nazionale, l’altro 0,1% dobbiamo mettercelo noi ogni volta”.