La sua rete è da cineteca: ecco il suo segreto

L’attaccante verdeoro ha spiegato da dove proviene quel gesto tecnico sopraffino.

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La magia di Richarlison (LaPresse)

Il Brasile doveva comandare il proprio girone sin da subito, e così è stato. Contro la Serbia la Seleçao ha dimostrato di avere uno degli organici più forti e, da un certo punto di vista, più pronti per affrontare un Mondiale che deve provare a vincere.

Ma il segreto della formazione di Tite è anche la fame di alcuni calciatori, arrivati a questo torneo con la voglia giusta e dopo aver lottato contro le avversità con le unghie e con i denti. È il caso di uno dei protagonisti assoluti del match contro i serbi.

Brasile, il segreto Richarlison

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Richarlison esulta (LaPresse)

Dopo la partita segnata dalla sua incredibile rovesciata, l’attaccante del Tottenham si è preso la scena rubandola ai suoi compagni di squadra ben più quotati come Neymar e Vincius Jr. Quella sforbiciata merita tutti gli elogi del mondo, non tanto per come è stata costruita, quanto per la caparbietà di Richarlison nel provarla più volte in allenamento.

Il brasiliano infatti, dopo la partita con la Serbia, ha detto che quella giocata l’aveva provata mentre si allenava alla Continassa appena una settimana fa. Tutto ciò dimostra la voglia di questo ragazzo, cresciuto nella povertà assoluta e arrivato a giocare un campionato del mondo con la 9 dietro la schiena.

Richarlison: dall’infortunio al Mondiale

C’è da dire che Richarlison, fino a qualche mese fa, non se la passava benissimo. Al Tottenham aveva iniziato benissimo la sua avventura, segnando persino nella prima partita di Champions League contro il Marsiglia. Ma ben presto è stato costretto a fermarsi a causa di un problema al polpaccio: durante la gara contro la sua ex squadra, l’Everton, Richarlison è stato costretto a uscire dallo stadio in stampelle e con le lacrime agli occhi.

All’epoca, parliamo appena del 15 ottobre, Richarlison sembrava destinato a guardare i suoi compagni brasiliani in tv; ed invece, qualche settimana dopo, quando finalmente Conte lo convocò in Premier League, poteva dirsi miracolosamente ristabilito. In una intervista alla FIFA successivamente dirà: “Il mio primo Mondiale, non so che dire, mi sembra un sogno. Prima lo guardavo solo in televisione. Durante l’ultima edizione ero un semplice tifoso della nostra nazionale e ora invece sarò in campo”.

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