Colpi proibiti in NBA: gomitata violenta del talento dei Mavs – VIDEO –

Violenza e colpi proibiti in NBA: nel corso di una delle ultime partite dei Dallas Mavericks, il talento della squadra texana si è lasciato andare a una gomitata davvero dura ed è stato correttamente espulso.

Botte da orbi in NBA… più o meno. Anche nel campionato professionistico più curato al mondo, in tantissimi aspetti, è possibile che qualche giocatore finisca per perdere la testa e per alzare il gomito. Nel vero senso della parola. No, il riferimento non è a improvvisi momenti di ubriachezza in campo. Per vedere un campione farsi un “cicchetto” sul parquet, massimo dell’ignoranza, dovremo aspettare ancora. Abbiamo invece già potuto vedere un grande talento dare una vera e propria gomitata a un avversario, beccandosi la più esemplare delle espulsioni. Ma è stata la decisione corretta?

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Spencer Dinwiddie (LaPresse)

Per noi calciofili, abituati a vivere le avventure dello sport più “ignorante” al mondo, vedere una gomitata è quasi ordinaria amministrazione. Quante volte abbiamo assistito a scene di vera e propria violenza, volti tumefatti, nasi sanguinanti, labbra spaccate e così via. Uno sport di contatto è uno sport di contatto, e capita che qualcuno entri con maggior vigore sull’avversario, anche oltre il consentito.

E abbiamo visto anche di peggio: sputi, risse, maxi risse, mega invasioni. Basti pensare a quanto accaduto pochi giorni fa anche in Russia, durante una sfida già passata alla storia tra Zenit e Spartak Mosca. Questo però non vuol dire che tutte le nefandezze e le scorrettezze riguardano solo il mondo pallonaro. Anche l’NBA non è frequentata solo da santarellini, se mai qualcuno lo ha pensato. Lo dimostra la gomitata clamorosa che questo talento ha rifilato a un suo avversario. Una gomitata costata cara… forse anche troppo.

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Dinwiddie perde la testa: gomitata al volto ed espulsione

Durante un’azione di gioco, in uno sport veloce come il basket NBA, può capitare di sferrare un colpo proibito, anche senza volerlo. A volte però può succedere che un colpo arrivi sul muso del proprio avversario con una violenza tale da portare gli arbitri a decisioni controverse.

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Jordan Poole (LaPresse)

Il preambolo potrebbe far immaginare che la gomitata di cui stiamo parlando sia di una violenza inaudita. In realtà, le cose non stanno così. Lo scontro di gioco, avvenuto durante la sfida tra Dallas Mavericks e Golden State Warriors, ha coinvolto Spencer Dinwiddie e Jordan Poole. Il talento dei Mavs, impegnato in un’azione d’attacco, nel sollevare le braccia ha allargato il gomito colpendo in maniera abbastanza dura l’avversario, stramazzato al suolo in modo evidente. Ma si è trattato davvero di un momento di follia da parte di Dinwiddie?

Come si può chiaramente vedere dal video dell’accaduto, Spencer non ha allargato volontariamente il gomito per far male all’avversario. Per gli arbitri però il suo colpo meritava una sanzione come flagrant di tipo 2, e quindi l’immediato allontanamento dal campo. Una decisione corretta, sul piano regolamentare, ma forse non molto equa se paragonata ad altre azioni simili avvenute in molte altre gare.

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