La società ha in mano la possibilità di allungare automaticamente il contratto dell’allenatore del Napoli Luciano Spalletti fino al 2024
Aurelio De Laurentiis silente: come spesso gli capita. Soprattutto quando si trova negli Stati Uniti per una delle sue lunghe e abituali permanenze attuali. Il presidente del Napoli ha casa a Los Angeles, e lì passa almeno un paio di mesi l’anno, di solito proprio in questo periodo. Dagli Stati Uniti ha seguito la cavalcata trionfale del Napoli, tifando e gioiendo. Dopo le vittorie più belle non sono mancati i suoi tweet celebrativi e di gioia. Ha lasciato il testimone delle public relations al figlio Edoardo, in particolare in occasione delle gare di Champions League.

Lui, il patron, si è sentito pochissimo e visto ancor meno. Anzi, per nulla. Ha rilasciato qualche dichiarazione alla stampa estera e poi più nulla. Solitamente è questa la sua strategia comunicativa, soprattutto a inizio stagione. Da un lato meglio così: sia per un irresistibile discorso scaramantico, sia perché a volte le parole di De Laurentiis generano polemiche. Anche quando lo scorso maggio disse: “Comunque possiamo lanciare un messaggio da qui, da questa conferenza stampa, che faremo di tutto per riportare a Napoli lo scudetto. Però dobbiamo essere tutti uniti, tutti insieme. E se non ce la faremo, non ci dovremo mai deprimere perché noi siamo il Napoli”.
Parole che non furono prese sul serio da nessuno, Spalletti compreso. Fecero il giro dei social le immagini della sua mimica, del suo evidente scetticismo, alle parole del presidente. Uno sguardo e una smorfia che disse tutto. Per molti fu la conferma che il Napoli stava andando incontro a un ridimensionamento, e quelle parole di De Laurentiis suonarono come beffarde. Mai errore fu più grande: nessuno sa come andrà a finire, ma il Napoli è forte (anzi, più forte) e sta lottando davvero per il tricolore.
De Laurentiis torna: porta il premio scudetto e il rinnovo di Spalletti
E anche se ha parlato poco, De Laurentiis non ha mancato di farlo notare: “Quando dicevo che avremmo fatto una grande squadra, nessuno mi credeva”. Ed aveva pienamente ragione. Adesso si prepara al rientro in Italia, e per forza di cose sarà più presente. Sicuramente ci sarà in Turchia per il ritiro che dovrebbe cominciare il 28 ad Antalya. E soprattutto De Laurentiis porterà almeno due grandi novità. La prima dovrebbe riguardare il premio scudetto. Il patron ne parlerà in ritiro con i giocatori. Non una loro richiesta, ma una scelta di De Laurentiis. Un premio collettivo per fissare (se mai ce ne fosse bisogno) ulteriormente gli obiettivi. E poi c’è l’intenzione di prolungare il contratto di Luciano Spalletti. L’allenatore è attualmente in scadenza a giugno del 2023. Il Napoli, però, ha già in mano l’opzione per prolungarlo fino al 2024.

Una clausola a discrezione della società, che prolunga di un anno l’accordo alle stesse cifre attuali. Oggi Spalletti guadagna 2.8 milioni di euro, esclusi i premi collettivi. Il prolungamento di un anno è automatico e non prevede ritocchi. Non si esclude, ovviamente, che De Laurentiis possa stracciare la clausola e impostare direttamente un contratto ex novo, magari fino al 2025 e con un adeguamento economico. Spalletti, quindi, potrebbe incassare almeno 3 milioni a stagione. Ma bisogna tenere presente il salary cap, che ovviamente non fa eccezione nell’allenatore.